A Buenos Aires si è svolta la XIma assemblea provinciale ARG insieme ad Uruguay e Paraguay. La sfida attuale è aprirsi ad una nuova forma di collaborazione.
Dal 26 al 30 giugno abbiamo vissuto e celebrato l’XI Capitolo Provinciale nella Casa di Ritiro Sagrado Corazón de Jesús, a Buenos Aires. Quest’anno con una connotazione speciale, dato che le nostre entità stanno attraversando un periodo di cambiamenti e di unione di alcuni paesi (Argentina, Uruguay e Paraguay). Con il motto “chiamati a essere uno in un mondo che cambia – affinché possano credere”.
Un percorso che sta iniziando a prendere forma nella realtà, motivo per cui questo capitolo si sta svolgendo in un’assemblea, alla quale hanno partecipato la maggior parte dei religiosi dei diversi paesi. Vogliamo camminare insieme sotto il nome della provincia Argentina-Paraguay-Uruguay APU (il nome che è stato proposto per la nostra entità e l’acronimo dell’entità).
All’inizio del primo giorno ci siamo messi ai piedi di Gesù; un’adorazione eucaristica e una riflessione sul motto del Capitolo hanno segnato l’inizio del Capitolo, seguito dal benvenuto di P. Arildo, superiore provinciale, a tutti i capitolari.
Da martedì a giovedì, i lavori del Capitolo sono stati scanditi dai documenti per la nuova entità: Direttorio Provinciale, Documento Economico e la ratio formationis per la nostra entità. Il lavoro nelle commissioni e nella aula capitolare è stato molto buono, caratterizzato da una calda atmosfera di scambio, dove abbiamo potuto lavorare insieme e con il contributo di tutti per elaborare quello che sarà il quadro giuridico della nostra provincia.
Durante questi giorni, anche il servizio liturgico ha segnato la volontà di lavorare insieme ed è stato distribuito nelle diverse zone che compongono la provincia.
L’atmosfera fraterna è stata presente nella condivisione di questi giorni, e la sfida rimane per il futuro di questa entità che sta nascendo. Una sfida che ci sentiamo di affrontare soprattutto per far sì che la nostra identità carismatica abbia un’impronta ben marcata: la missione. Ma anche, oggi, la presenza dei nostri fratelli dell’Asia ha segnato la nostra vita e per questo, grati a Dio, abbiamo condiviso con loro in modo speciale.
Virgio Bressanelli e i nuovi missionari dell’India, che non fanno ancora parte della provincia: P. Prem, Prassad, Renju, Shabu.
L’ultima parte del capitolo è stata quella di ringraziare tutti i presenti, le commissioni che hanno lavorato per preparare il capitolo e i servizi di questi giorni. Che P. Dehon ci aiuti a vivere il Sint Unum nella diversità culturale e nazionale delle nostre entità.