L’intelligenza è sempre primo principio di ogni scienza ma non sempre principio prossimo. E’la fede il principio prossimo della scienza, ma il primo principio è l’intelligenza divina nella quale crediamo. Non c’è contraddizione tra la fede e la ragione. Giovanni Paolo II dal Policlinico Gemelli nel 5 Marzo 2005 agli studenti ha dato il suo ultimo messaggio: La fede e la ragione siano le due ali che vi conducono verso Cristo, verità di Dio e verità dell’uomo. In Lui troverete la pace e la gioia. Sia Cristo il centro dell’intera vostra esistenza.
Chi sono, da dove vengo e dove vado? La necessità della ricerca di Dio – ecco i temi di cui si occupa l’uomo di oggi per arricchire le scienze.
Possiamo dire tranquillamente che la nostra Congregazione dall’inizio partecipa allo sviluppo delle scienze sia ecclesiastiche, sia laiche e tanti professori la rappresentano ancora oggi in tutto il mondo. Dall’inizio del XX° secolo parecchi studenti fanno gli studi universitari nelle grandi Università Romane: Gregorianum, Lateranum, Urbanianum e varie Accademie e Facoltà. E’ qua, che nascono i dottori delle scienze concrete che insegneranno agli altri a testimoniare l’amore del Cuore di Gesù.
Questa volta vorrei presentarvi gli ultimi libri scritti dai nostri confratelli come frutto della ricerca scientifica.
Per primo abbiamo il libro di P. Sergio Rotasperti, membro della provincia Italia Settentrionale (ITS) che in questo momento lavora in Germania, “Sorgente di vita è la bocca del giusto”. L’arte della metafora nel libro dei Proverbi. Il volume fa parte della Collana Studi Biblici delle EDB e contiene 328 pagine. L’autore ha svolto la ricerca biblica scrivendo il suo dottorato nella Pontificia Università Gregoriana e dopo alcune modifiche, edita questo libro. Padre Rotasperti scrisse il suo libro sulle metafore del libro dei Proverbi nella Bibbia. Nella presentazione del libro, Nuria Calduch-Benages, professoressa e moderatrice del dottorato di padre Sergio, scrive: “Incominciando da un’analisi accurata del campo lessicale per poi approdare al processo metaforico delle immagini, egli è riuscito a trovare un modo creativo per presentare il materiale a disposizione: metafore relative al corpo umano, al tessuto urbano, al modo della natura e, infine, quelle relative agli animali. Il risultato di questa lunga indagine non è una semplice raccolta di materiale metaforico, ma una riflessione profonda e suggerente del processo metaforico in tutte le sue sfaccettature”.
Il secondo autore, che vorrei presentare, è P. Valdir Manuel Dos Santo Filho, membro della provincia Brasile Recife (BRE). Lui in ottobre del 2015 ha fatto la disertazione del dottorato nella Pontificia Università Lateranense a Roma sul Diritto Canonico. Il libro della tesi dottorale si presenta con il titolo: CC. 673 E 681 – L’apostolato della vita consacrata e la stipulazione di convenzioni: Aspetti giuridici e Lacuna Legis nel nuovo CIC 1983. Il libro è uscito dalla stampa nell’anno 2016 e contiene 293 pagine. L’autore alla conclusione del libro afferma: “Lo studio porterà a un’analisi più approfondita riguardo alla riflessione sul ruolo della Vita Consacrata prima, durante e dopo Concilio Vaticano II in riferimento al suo status e modus vivendi nella Chiesa e nel mondo”. La dimensione apostolica della Vita Consacrata codificata nel canone 673 ha portato rinnovo normativo sulle opere apostoliche affidate dal vescovo diocesano agli Istituti di Vita Consacrata.
Il terzo autore che presento è un esperto di Diritto Canonico: P. Marek Stokłosa, professore nell’Università di Stefan Wyszyński a Varsavia e membro della provincia polacca (POL). Lui ha compiuto gli studi universitari nella Pontificia Università Lateranense, ottenendo sia la licenza che il dottorato. Per otto anni ha lavorato nella Segreteria della Curia Generalizia SCJ. Mentre lavorava presso l’Università, come abilitazione, (grado accademico), ha composto il libro che qui introduco, intitolato: Utrata stanu duchownego w aktualnym prawodawstwie Kosciola lacinskiego” (La perdita dello stato clericale nell’attuale giurisdizione della Chiesa latina). Il testo contiene 314 pagine ed é stato pubblicato dalla stessa Università a Varsavia nel 2015. La presentazione del libro davanti alla commissione dei giuristi dello stato e la nomina come dottore abilitato, si sono svolte a metà mese di marzo di quest’anno. L’autore nell’introduzione rileva che lo scopo del suo studio è presentare l’attuale problematica della perdita dello stato clericale nella Chiesa latina. Nel numero 83 del CIC ci sono stati fatti importanti cambiamenti e lui ha deciso di scrivere su questo tema. Nel libro, l’autore spiega i problemi del celibato e la perdita del sacerdozio; il problema della pedofilia e tutti gli altri delitti che richiedono la necessità dell’espulsione dal sacerdozio; tutti temi, questi, che vengono affrontati scrupolosamente nel suo attento lavoro scientifico.
Ringraziamo tutti i nostri confratelli che lavorano nel campo scientifico aiutando gli altri a capire le meraviglie del mondo creato da Dio. Innanzitutto chiediamo a tutti quanti i professori di partecipare al processo di costruzione della storia della Congregazione, mandando i propri scritti all’Archivio Generale a Roma.