Spesso la sfida delle belle idee è quella di trovare persone che abbiano sia il tempo che le risorse per svilupparle.
Durante i tre giorni dell’Incontro della Famiglia Dehoniana, a Roma, si sono condivise tante belle idee. Alcune riguardavano la comunicazione, in particolare quella via internet. La comunicazione è vitale per aiutare i membri della Famiglia Dehoniana a sentirsi collegati gli uni con gli altri, a costruire il “Sint Unum” che era il tema di questo raduno del 2017.
Ma chi creerà queste reti di comunicazione?
Chi si farà carico di portare avanti la proposta di un sito web per la Famiglia Dehoniana e di amministrare la sua pagina di Facebook?
La formazione in tutti i livelli è essenziale per condividere il carisma di Padre Dehon. Può essere un invito ad altri, oppure un alimento spirituale per coloro che già da molti anni stanno dentro la Famiglia Dehoniana. L’elaborazione dell’Iter Formativo (o Spiritual Path), una guida di formazione alla spiritualità dehoniana, programmata in quattro anni, è giunta a conclusione. Ma chi lo porterà avanti, assicurando che sia totalmente tradotto e adattato alle realtà locali?
Ci sono molti sorrisi nella “foto di famiglia” scattata durante l’incontro della Famiglia Dehoniana. Anche per i membri della Famiglia Dehoniana, come avviene per ogni altra famiglia, è bello stare insieme, cioè avere un raduno di famiglia.
Ma chi lo organizza?
E come per tante altre belle idee, spesso esce anche la questione delle finanze. Come farà la Famiglia Dehoniana a sopportare i suoi impegni? Si è suggerito di programmare un fondo, una risorsa finanziaria per tutte le iniziative internazionali della Famiglia Dehoniana. Ma come si farà a riempirlo? Sulla base di donativi? Un sistema di raccolta di fondi (fundraising)? Quote suddivise tra le tre componenti della Famiglia Dehoniana?
Quasi all’unanimità, i delegati all’Incontro della Famiglia Dehoniana si sono mostrati d’accordo sul Gruppo di Coordinamento Internazionale, che cominci a rispondere a queste domande, e che si impegni a sviluppare e collegare strutture di organizzazione a livello continentale e internazionale.
Si è fatta strada l’idea che questo gruppo abbia la collaborazione di un segretario, non necessariamente un SCJ; comunque, sono stati tanti a suggerire che inizialmente sia un SCJ a fare da segretario, in part-time. Tra le sue responsabilità primeggia il compito della comunicazione e la segreteria e archivio a servizio della Famiglia dehoniana.
In questo incontro del 2017, i partecipanti hanno identificato alcune priorità per il futuro, da affidare al Gruppo di Coordinamento Internazionale (GCI).
Nel pomeriggio di oggi 16 maggio è stato costituito questo Gruppo di Coordinamento Internazionale composto dalle persone scelte dalle tre componenti della Famiglia Dehoniana. Il loro mandato ha una durata di tre anni. La maggioranza dei nomi è già conosciuta, perché si tratta di persone che hanno lavorato nel comitato ad hoc, scelto nel 2014: P. Bruno Pilati, SCJ, Rosalie Grace Escobia e Silvia Bertozzi. Nuova è la presenza di Vicente Bruno Cavalcanti de Oliveira. Si è ringraziato Ida Coelho, del Brasile, che ha lavorato nel comitato iniziale.
Il giorno – e l’incontro – è terminato con la celebrazione della Messa insieme alla comunità della Casa Generalizia. Ha presieduto p. Heiner Wilmer, SCJ, Superiore generale. Tra i concelebranti si trovava l’arcivescovo di Beira, in Mozambico, Mons. Claudio Dalla Zuanna, già vicario generale della Congregazione, venuto a Roma in visita alla comunità.
P. Heiner ha concluso la celebrazione della Messa, con un ringraziamento ai partecipanti a questo incontro di Famiglia Dehoniana. “Abbiamo bisogno gli uni degli altri, dobbiamo pregare gli uni per gli altri”, ha detto lui.
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