Dopo aver trascorso la giornata di domenica 23 luglio dedicandola all’opportunità di conoscere tre templi sia buddisti, sia cattolici, i partecipanti del Seminario Teologico Dehoniano hanno ripreso il loro lavoro.
Nell’agenda di lunedì 24 luglio è stato previsto il tempo di rilettura dei lavori fatti nelle commissioni continentali in preparazione di questo incontro a Yogyakarta, e condivisi finora durante i primi 3 giorni di lavoro del Seminario. I membri condivisi in 7 gruppi hanno riflettuto su due punti centrali: il lavoro fatto finora e le prospettive per il futuro.
Bisognava raccogliere le diverse voci emerse durante gli incontri: quelle delle commissioni continentali; il lavoro di suor Nicla Spezzati, utile per avere una visione dal di fuori; la presentazione del Centro Studi Dehoniani fatta da p. Juanjo Arnaiz Ecker SCJ. Infatti, come è stato detto, il CSD preserva il carisma non come una reliquia da museo da proteggere, ma come un laboratorio.
Riguardando il futuro, ai partecipanti è stato chiesto di scegliere una delle devozioni menzionate nei rapporti delle commissioni, quella che secondo loro influisce e rafforza l’identità dehoniana. Tra le domande suggerite nell’introduzione fatta da p. Stefan Tertünte SCJ, vogliamo menzionarne una in particolare: “Come possiamo continuare il cammino che stiamo facendo?”
Al lavoro delle commissioni sono state dedicate tre sessioni e i risultati verranno presentati nella giornata di martedì 25 luglio. I lavori del quinto giorno del seminario si sono conclusi con la Messa celebrata con elementi della cultura Javanese e di Sumatra. L’Eucaristia è stata presieduta da p. Aloysius Yudistiro Adi Fitri SCJ.