Il superiore generale dei dehoniani, p. Heiner Wilmer SCJ, il 1° agosto ha scritto una lettera a tutti i confratelli dehoniani. Dimostrando l’apprezzamento per “quelli che hanno lavorato, e ancora lavorano con passione e gratuità nell’ambito giovanile e vocazionale”, p. Heiner ha indicato 3 pilastri sui quali poter sostenere lo sforzo non solo dei singoli responsabili, ma di tutta la Congregazione.
Si tratta soprattutto di trovare metodi sempre più creativi per far sì che i giovani siano attirati verso la vita delle comunità dehoniane, spendendo del tempo in loro favore, ascoltandoli attivamente e creando uno spazio condiviso con loro.
P. Heiner nei 3 elementi importanti punta all’accompagnamento “nella loro sete di vita, la loro fame di giustizia, il loro desiderio di amore”. Ci domanda: “Le nostre comunità sono luoghi attraenti al servizio di un di più di vita?”
Bisogna lasciare che i giovani partecipino nel processo delle nostre decisioni e scelte, anche per quelli che sono scettici, non credenti e critici fervidi. La domanda riguardo cosa fare oggi come dehoniani, non sia rivolta solo a Dio e a noi stessi, ma anche ai giovani.
Non si può lasciare fuori l’impegno della preghiera per le vocazioni. Il giorno della preghiera intensa sia il primo giovedì di ogni mese.
La cura per le vocazioni nuove e, quindi, lo stesso futuro della Congregazione, vengono posti anche nelle mani dei confratelli anziani perché abbiano un compito importante come quello dei nonni per i loro nipoti.