09 dicembre 2017
09 dic 2017

Seconda domenica di Avvento

di  Quang Nguyen, scj

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Nelle letture di oggi ascoltiamo il consiglio che ci danno il profeta Isaia e Giovanni Battista: “preparate la via del Signore”. Ma cosa davvero dobbiamo preparare? Gesù non è già arrivato più di 2000 anni fa? Sì, ma anche se Gesù è già arrivato “là fuori”, non è ancora stato pienamente ricevuto nel cuore di molti. Quindi, come ci prepariamo davvero a ricevere il Signore dentro di noi – nel nostro cuore?

avvento 2-domenica

Attraverso l’incarnazione, Gesù non si limita solo a garantire la nostra salvezza; egli stesso ci conduce a quella salvezza. Ma, dato che Dio non è stato pienamente ricevuto nei nostri cuori, forse il sentiero che conduce a Lui in alcuni di noi ha bisogno di riparazioni, ed è ancora “in costruzione”. Mentre ascoltiamo l’invito del profeta Isaia e di Giovanni Battista in questa seconda settimana di Avvento, non è forse il momento più opportuno per noi di riflettere per vedere se ci sono ostacoli sul nostro cammino, chiedendoci se non sia necessaria una costruzione o un aggiustamento della strada? Quali sono gli ostacoli che potremmo incontrare e che devono essere rimossi?

Potremmo dover superare il risentimento radicato, l’insuccesso persistente, la difficoltà a perdonare, la scorrettezza nei rapporti con gli altri o un atteggiamento di arroganza. Potremmo essere governati dall’orgoglio, dalla lussuria o dall’insaziabile desiderio di possedere.

Inoltre, poiché il nostro cuore potrebbe non essere completamente aperto per ricevere il nostro Salvatore, è possibile che siamo “ciechi” verso la bontà visibile che ci circonda? Ci ha lasciato con occhi e cuori impreparati e incapaci di riconoscere o accogliere Dio che dimora in mezzo a noi, dove è sempre stato, mostrandosi a ciascuno di noi nei modi più diversi. Di conseguenza, siamo molto contenti di appartenere a gruppi che hanno creato ostacoli, come politiche abitative inique, disparità occupazionale, ingiustizie economiche, pregiudizi razziali ed etnici. È tutto questo ciò che Isaia e Giovanni Battista ci chiedono di riparare.

Cosa stiamo facendo per riparare queste strade?

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