Oggi, 19 luglio, i rappresentanti europei hanno fatto la loro relazione continentale finale. “L’Europa si trova in una situazione complessa”, ha affermato p. José Agostinho Figueiredo Sousa, superiore provinciale del Portogallo. “Ci sono molte sfide sociali, ma questa è la realtà in cui viviamo e dobbiamo agire come dehoniani”.
L’Europa è il luogo di nascita dei Sacerdoti del Sacro Cuore e tradizionalmente è il suo centro. Sede delle prime province della congregazione, è il trampolino da cui il carisma dehoniano si è diffuso nel mondo. Ora, i dehoniani d’Europa chiedono “Chi siamo adesso? In quanto dehoniani, come siamo chiamati a renderci presenti nella realtà di oggi?”
La congregazione è diminuita in Europa. Le vocazioni sono di meno e l’età media dei confratelli nella maggior parte delle entità è aumentata. Le risorse finanziarie sono diminuite. I grandi edifici che un tempo erano colmi di studenti che si preparavano alla vita religiosa e al sacerdozio ora sono vuoti, o con solo una minima base comunitaria.
Tuttavia, in un mondo che sembra sempre più diviso, il messaggio dehoniano ha molta rilevanza.
La congregazione ha un’eredità storica in Europa, ma non si trova solo nei suoi edifici e in altre fondazioni. “È nella ricca eredità della nostra gente, del nostro carisma”, ha affermato p. José Agostinho. “Siamo profeti dell’amore e servitori della riconciliazione”.
Ricchezza di risorse
C’è una forte storia di formazione spirituale, teologica e intellettuale in Europa. Questa è una risorsa per la congregazione. Esistono fiorenti programmi di volontariato che offrono ai giovani un’opportunità non solo per il “turismo missionario” ma piuttosto “un vero e proprio percorso per una reale formazione e crescita”, ha affermato p. Stefano Zamboni della Provincia dell’Italia del Nord.
La cooperazione e la collaborazione tra le entità europee è in crescita. I superiori maggiori del continente si incontrano regolarmente; ci sono programmi di formazione condivisi. L’Europa ha una Commissione Teologica Dehoniana attiva.
C’è una forte storia di comunicazione di massa. Qualcosa come Settimana News, una rivista online della Provincia del Nord Italia, può essere ampliata per dare una voce dehoniana ai problemi in tutta Europa?
Come altri continenti citati nelle loro relazioni di martedì e mercoledì, l’internazionalità e l’interculturalità sono questioni importanti per gli SCJ in Europa. Come può la congregazione – in tutto il mondo – vivere e collaborare insieme come confratelli, non solo come visitatori e ospiti?
E come può essere una voce positiva in un mondo che a sua volta lotta con il multiculturalismo?
Inizia il processo elettorale
Nel pomeriggio il capitolo ha iniziato il processo elettorale per il Superiore Generale. Il simbolo della congregazione, un simbolo dell’autorità del Superiore Generale, è stato collocato accanto all’urna e una Bibbia nella parte anteriore della sala.
I delegati del capitolo hanno cantato Veni Creator Spiritus e p. Stefan Tertünte, moderatore, ha letto il nr. 132 delle Costituzioni che delinea il processo elettorale. Ha quindi fatto una panoramica su come si svolgerà il resto della giornata. Questo pomeriggio sarà dedicato alla riflessione e alla preghiera, individualmente o con gli altri. Prima di concludere la giornata i delegati torneranno nella sala delle riunioni per proporre tre nomi, in ordine di preferenza, su una scheda. Questo è un voto di discernimento; i risultati saranno distribuiti ai delegati durante la sera.
L’elezione canonica vera e propria del Superiore Generale inizierà domani, 20 luglio.