Durante l’udienza generale del mercoledì, 27 novembre 2018, nell’aula Paolo VI il nuovo Superiore generale e il suo consiglio, insieme alla comunità della casa generalizia e ad altri dehoniani presenti a Roma, ha incontrato il Santo Padre.
Un incontro desiderato già durante il Capitolo generale, ma Papa Francesco non era disponibile in luglio. Un incontro atteso nella gratuità, non conoscendo di preciso che cosa sarebbe potuto avvenire.
Nella catechesi di questo mercoledì, il Papa ha concluso il percorso di riflessione sui comandamenti:‘nella contemplazione della vita descritta dal Decalogo, ossia un’esistenza grata, libera, autentica, benedicente, adulta, custode e amante della vita, fedele, generosa e sincera, noi, quasi senza accorgercene, ci ritroviamo davanti a Cristo. Il Decalogo è la sua “radiografia”, lo descrive come un negativo fotografico che lascia apparire il suo volto – come nella sacra Sindone.
E così lo Spirito Santo feconda il nostro cuore mettendo in esso i desideri che sono un dono suo, i desideri dello Spirito. Desiderare secondo lo Spirito, desiderare al ritmo dello Spirito, desiderare con la musica dello Spirito.’
Siamo stati anche noi coinvolti da quel bambino muto che si è preso la libertà di andare verso il Papa e poi verso la guardia svizzera:‘Questo bambino non sa parlare, è muto, ma sa comunicare – ha detto il Papa -. È libero, indisciplinatamente libero, ma è libero! Io sono così libero davanti a Gesù?».
Al termine della catechesi, dopo aver salutato i malati e gli sposi novelli, il Papa è venuto incontro a noi, disposti sui gradini secondo il cerimoniale per fare una foto di gruppo con lui.
Guardando il p. Generale ci ha salutato con una battuta: ‘ma questo è il nuovo padre generale o il prossimo vescovo?!’che faceva memoria di quel che è avvenuto in aprile.
Abbiamo sorriso perché ci siamo sentiti riconosciuti!
Subito papa Francesco ha aggiunto in italiano, e ripetuto poi in spagnolo: ‘Pregate per me!’
Discreti, l’abbiamo lasciato proseguire il suo saluto ai pellegrini, portando con noi l’invito, ripetuto, a pregare per lui. Cosa che facciamo e che faremo!
La comunità della Casa generalizia è lieta e riconoscente per aver vissuto insieme questo incontro con il successore di Pietro, come amava p. Dehon.
Un ‘camminare insieme’ che dopo le iniziative per la ‘giornata della memoria dehoniana’ ci proietta verso la celebrazione del 150° di ordinazione presbiterale di p. Dehon, già ricordata durante il capitolo con la concelebrazione festiva nella basilica di s. Giovanni in Laterano, e che come comunità vivremo al pontificio seminario francese s. Chiara nel pomeriggio di mercoledì 19 dicembre 2018.