In vista della Solennità del Sacro Cuore di Gesù di quest’anno la comunità della Casa Generalizia ha deciso di vivere un Triduo di preparazione, caratterizzato dall’adorazione eucaristica, introdotta dalla coroncina del Sacro Cuore di Gesù, seguita da una proposta di riflessione di Suor Francesca Balocco delle suore Dorotee di Santa Paola Frassinetti. Ella ci ha aiutato a entrare nella compassione del Cuore di Gesù, sua ricchezza e possibilità anche per noi discepoli suoi. Non si tratta di un’emozione, ma di una forza che spinge da dentro per andare verso l’altro, per lasciarsi toccare dalla sofferenza, nella ricerca del bene altrui.
Nel giorno del Sacro Cuore abbiamo avuto la gioia di avere in comunità il Cardinale Segretario di Stato, Monsignor Pietro Parolin, che fraternamente ha accolto l’invito a presiedere la celebrazione eucaristica della nostra festa.
L’abbiamo ricevuto in portineria, attenti alle normative in questo tempo di pandemia, e c’è stata la possibilità di presentarci e condividere con lui alcuni elementi della nostra vita dehoniana.
Nell’omelia (qui il testo completo) sua Eminenza ci ha ricordato che la ricchezza del Sacro Cuore non rivela solo l’amore misericordioso di Dio, ma anche il suo reale innamoramento nei nostri riguardi. Così lo ha manifestato a santa Margherita Maria Alacoque, – che nel nome porta il significato sorprendente di ‘perla’- di cui ricordiamo il centenario della canonizzazione. Come lei, anche noi “siamo preziosi ai suoi occhi”. Questa verità ci viene manifestata dal Sacro Cuore di Gesù, al punto che Padre Dehon nel suo testamento spirituale osa scrivere: “Vi lascio il più meraviglioso dei tesori, il Cuore di Gesù”. Di certo, la nostra responsabilità sta nella capacità di trarre da questo sacratissimo Cuore i molteplici benefici.
È stata una celebrazione solenne, vissuta in modo molto familiare e nella calma, come anche Mons. Parolin ha avuto modo di riconoscere, ringraziando.
È seguito il banchetto festivo, dopo il saluto del Superiore generale e la benedizione del cibo da parte del Cardinale, che durante tutta la sua visita tra noi si è trovato “a casa”, come lui stesso ha manifestato.
Siamo grati per questo bel ‘regalo’, che è anche per tutta la Congregazione, e che ci fa sperimentare sempre di più come siamo ‘preziosi agli occhi del Cuore di Gesù’.
Omelia del Cardinale Segretario di Stato, Monsignor Pietro Parolin