Cosa significa essere Dehoniani? La Congregazione è impegnata in molti ministeri in varie parti del mondo, ma anche altre comunità religiose lo sono. Cosa rende un ministero Dehoniano diverso da quello dei Gesuiti, Benedettini, Domenicani, o diocesani? In che modo le opere sociali delle comunità sono diverse rispetto a quelle delle organizzazioni laiche che cercano anch’esse di essere solidali con i poveri e i diseredati?
Per comprendere il carisma Dehoniano – la spiritualità Dehoniana – il primo passo è chiedersi: “Cosa significa essere Dehoniano”?
Durante la precedente amministrazione, p. Artur Sanecki scj, ha avuto la responsabilità del settore della Spiritualità. Iniziando la discussione capitolare sul tema “Spiritualità e Identità”, p. Artur ha identificato alcuni dei lavori che sono stati fatti nel corso di questi tre anni passati sotto l’ombrello della “Spiritualità”, tra cui la creazione della Commissione Teologica Dehoniana in ogni continente, e un Simposio Teologico Internazionale che si è svolto a Yogyakarta, in Indonesia.
“Ma stiamo facendo abbastanza per sviluppare la nostra comprensione sul nostro essere Dehoniani?”, ha detto.
Una risorsa significativa è il Centro Studi Dehoniani. P. Stefan Tertünte scj, direttore del Centro, ha parlato riguardo alcune attività che esso svolge. Uno dei lavori più importanti è stato lo sviluppo della piattaforma di “DehonDocs”, un archivio online consultabile per la ricerca degli scritti di p. Leone Dehon, come pure ricerche e commentari correlati.
Il Centro offre anche un programma di borse di studio. Attualmente due confratelli – uno dall’India e uno dal Brasile – hanno iniziato il loro quarto anno di progetto di studio dei cinque previsti. Alla fine del programma i due studenti avranno una estesa conoscenza del fondatore e dei suoi scritti. Ma dopo? “Come potranno mettere a profitto le loro competenze?”, ha chiesto p. Stefan.
Il carisma Dehoniano è un dono, un tesoro da valorizzare. È l’eredità della Congregazione. Come può essere nutrito e condiviso non solo con il grande pubblico, ma con i Dehoniani stessi?
In piccoli gruppi di discussione, i delegati capitolari hanno apprezzato il lavoro del Centro Studi Dehoniani, confermando che si tratta di una risorsa vitale per la Congregazione. Pur sottolineando che lo studio professionale e accademico della spiritualità dehoniana è importante, molti hanno affermato che è ugualmente importante creare modi di condividere il carisma con terminologie che siano più facilmente comprensibili da un pubblico più ampio. Un gruppo ha suggerito di sviluppare un dizionario per definire termini specifici per la congregazione. “Non sono solo quelli verso cui prestiamo il nostro ministero che trarrebbero beneficio da una simile guida, ma anche i nostri stessi membri”, ha affermato un delegato.
Ci sono stati anche commenti sulla Regola di vita; alcune traduzioni contengono errori. Una revisione della Regola di Vita potrebbe essere un’opportunità non solo per correggere il testo, ma anche per trovare modi per integrarlo completamente nella vita quotidiana dei Dehoniani? Come possono i dehoniani vivere davvero la Regola di Vita se non hanno familiarità con essa, se non la leggono regolarmente?
Diverse entità e aree geo-culturali hanno tenuto ritiri dehoniani. Si tratta di un modo eccellente per i membri di acquisire familiarità con il carisma e di riflettere su di esso.
Avere uno spirito missionario
Cosa significa essere un dehoniano? P. Paulus Sugino scj, ha ricordato ai delegati che essere dehoniani comprende anche una chiamata alle missioni.
“Come Congregazione internazionale sentiamo la chiamata alla missione universale della Chiesa e desideriamo parteciparvi a livello individuale e comunitario”, ha affermato p. Sugino, citando il nr. 33 delle Costituzioni SCJ. “Le missioni oltre i nostri confini costituiscono per ciascuno una dimensione fondamentale della nostra consacrazione”.
P. Sugino ha continuato, osservando che una chiamata alle missioni è stata presente nella congregazione sin dai suoi primi anni. Avere un “cuore aperto e una mente aperta” è una chiamata missionaria.
Tuttavia, è una chiamata che richiede risorse, sia finanziarie che di personale. Come può la congregazione sostenere adeguatamente le missioni? C’è ancora un’apertura verso nuovi sforzi? Diverse entità hanno sviluppato programmi di volontariato missionario; come possono questi programmi servire al meglio le missioni e allo stesso tempo fornire un’importante esperienza formativa per coloro che vi prendono parte? Come possono essere accompagnati i volontari missionari non solo durante la missione, ma anche dopo?
In piccoli gruppi i delegati hanno riflettuto su queste domande. C’è stato un forte accordo sul fatto che l’impegno per le missioni è al centro di ciò che significa essere un dehoniano. Ma come p. Sugino ha notato, le missioni hanno bisogno di risorse. Occorre dare priorità al rafforzamento delle nuove missioni che sono già state avviate. La pianificazione strategica è vitale per far sì che una missione disponga di risorse adeguate di personale e risorse finanziarie per gli anni a venire.
Molti gruppi hanno anche sostenuto l’idea di una Giornata della Missione Dehoniana, un giorno da celebrare non solo con i dehoniani, ma con la più ampia famiglia dehoniana e con coloro a cui è rivolto il nostro lavoro ministeriale.