La giornata di oggi si è aperta con la Messa celebrata da p. Heiner Wilmer, ex-superiore generale. Si tratta dell’ultima Messa con la comunità di Roma prima di partire per prepararsi al suo nuovo incarico come vescovo di Hildesheim, in Germania. P. Carlos Enrique Caamaño Martín, l’attuale superiore generale, ha ringraziato p. Heiner per il suo servizio. Ha affermato che p. Heiner non è stato solo un buon leader, ma anche un eccellente confratello, un fratello di vita e di lavoro. È stato un momento emozionante al tempo stesso gioioso e triste, quando p. Heiner ha ringraziato la Congregazione e tutti coloro verso i quali ha svolto il suo servizio. Dopo la Messa, ogni capitolare ha voluto esprimere personalmente i propri auguri al vescovo eletto.
Lo Stato della Congregazione
Prima che capitolari iniziano il loro discernimento per la scelta di un nuovo direttivo, è importante ascoltare dall’attuale amministrazione quale sia lo “status” attuale della Congregazione. Quali sono le priorità? Quali sono le sfide?
Lo Stato della Congregazione non è semplicemente una proiezione di numeri, un resoconto di dove i Dehoniani si trovano e cosa fanno. È una finestra sulla vita della Congregazione descritta da coloro che ne hanno una visione più globale: il Superiore generale e il suo consiglio.
P. Carlos Enrique Caamaño Martín ha iniziato ricordando ai delegati che si tratta di un resoconto di una amministrazione che è giunta solo alla metà del suo mandato. Alcuni progetti sono appena iniziati, altri non sono ancora partiti. Solo in un continente si è riusciti a effettuare tutte le visite canoniche nelle entità (in Africa), anche se il Superiore generale è riuscito comunque a visitare molte entità durante questo periodo di tre anni.
Priorità e aree di interesse
Non appena p. Heiner ha iniziato il suo mandato, lui e il suo consiglio hanno sviluppato una lettera programmatica fortemente basata sul messaggio del XXIII Capitolo Generale. La lettera ha identificato tre aree di interesse: segni di misericordia nella formazione, segni di misericordia nei confronti dei poveri, segni di misericordia nell’evangelizzazione.
Lavorando insieme, l’amministrazione ha realizzato un nuovo “Mission Statement” per la Congregazione, che identifichi una visione (Amare con cuore e mente aperti) e una missione (Adveniat Regnum Tuum – Venga il Tuo regno).
L’ultimo Capitolo Generale ha riconosciuto l’importanza della comunicazione non solo come modo di far conoscere i Sacerdoti del Sacro Cuore agli altri, ma come modo per costruire il Sint Unum e condividere il carisma Dehoniano. Per rispondere a tutto ciò, è stato creato l’Ufficio Generale delle Comunicazioni, insieme a una commissione consultiva. L’ufficio si è subito messo al lavoro, prendendo contatti con i professionisti della comunicazione dell’intera Congregazione, e iniziando a promuovere il nuovo “Mission Statement” del cuore e della mente aperti, facendo già i primi passi per creare una identità visiva per i Sacerdoti del Sacro Cuore.
Anche la formazione è stata una priorità per l’amministrazione. In ottobre, inizierà un corso per i formatori. Si concluderà con un viaggio in Terra Santa la prossima primavera. Durante l’anno accademico 2017-2018 si è tenuto a Roma un corso per gli economi.
Aprendo le porte alle attuali questioni urgenti, il Generalato ha lavorato con altre comunità religiose per offrire ospitalità agli immigrati. Un immigrato dall’Afghanistan e uno dal Bangladesh hanno trascorso un periodo nella casa generalizia nell’attesa di recarsi in un nuovo paese.
Riguardo i progetti iniziati ma non completati, p. Carlos Enrique ha citato la Conferenza Generale prevista nelle Filippine, che era stata programmata nello stesso periodo in cui si sta svolgendo questo Capitolo Generale. Il suo augurio è che la nuova amministrazione riprenda in mano il progetto di quella Conferenza.
P. Carlos Enrique ha poi parlato dell’enfasi che l’amministrazione aveva dato al tema delle missioni e della necessità di uno spirito missionario. “Vogliamo ricordare l’audacia missionaria di p. Dehon”, ha detto il superiore generale. La possibilità di nuove entità missionarie in luoghi come la Colombia, il Messico, il Kenya e la Nigeria sono prese in considerazione. Allo stesso tempo, l’amministrazione cerca i modi per costruire un senso di internazionalità e missione attraverso programmi di formazione in tutto il mondo.
Dando un’occhiata alle statistiche della Congregazione, p. Carlos Enrique fa notare il continuo spostamento del centro della Congregazione. Mentre il numero di Dehoniani si riduce in Europa, Nord America e Sud America, esso è costante in Africa e in crescita in Asia. La Congregazione deve occuparsi dei suoi membri anziani, senza smettere di concentrarsi sullo sviluppo e il sostegno delle nuove generazioni che sono il suo futuro.
P. Carlos Enrique ha parlato di alcune sfide di ogni area continentale, sottolineando anche la necessità della condivisione delle risorse, e soprattutto del personale. Il Superiore generale suggerisce che le nuove strutture vengano create per facilitare tale condivisione.
Dopo la presentazione di p. Carlos Enrique, ogni consigliere ha parlato del proprio settore di attività di cui è responsabile, spiegando più nei particolari quanto già era emerso in grandi linee nella presentazione del superiore generale.
Nel pomeriggio, i delegati si incontrano in piccoli gruppi per discutere sullo Stato della Congregazione.
Costruire comunità intorno alla Coppa del Mondo
In seguito a una mozione presentata e approvata all’inizio della giornata, il capitolo ha concluso i suoi lavori odierni un po’ prima del previsto per dare modo ai delegati di formare delle comunità intorno alla televisione per seguire la finale della Coppa del Mondo di calcio. Molti suggeriscono che i Dehoniani dovrebbero tifare per la Francia, terra natale del fondatore della Congregazione.