“Amministrare bene il nostro patrimonio è qualcosa di più che risparmiare ed evitare gli sprechi”. Così ha esordito l’Economo Generale all’inizio dell’incontro degli economi delle entità dehoniane che si svolge in questa settimana (1-5 maggio) nella Centro Congressi di Villa Aurelia a Roma. All’incontro partecipano 23 economi delle diverse entità insieme ai membri della General Finance Commision.
“L’aspetto economico non può essere vissuto con una certa distanza quasi fosse una questione riservata agli specialisti. Tocca a tutti noi!” – ha detto il Superiore Generale. Secondo p. Heiner Wilmer l’economia nella vita religiosa rappresenta il termometro della nostra fedeltà al Vangelo. Il Superiore Generale ha inoltre indicato 5 elementi della politica economica della Congregazione: il development office che permette di reperire fondi esterni al patrimonio della Congregazione; le nuove presenze che possono crescere nella Congregazione; la capacità di autosostentamento; una migliore organizzazione dell’ufficio dei benefattori e la costituzione di un fondo pensione e salute per i confratelli ammalati a anziani.
La vera ricchezza della Congregazione non sono le risorse ma le persone. Quindi il miglior investimento è la formazione permanente. Per questo motivo nel 2018 è previsto un corso di formazione per futuri economi.
I partecipanti hanno potuto ascoltare le presentazioni di sig.ra Stefania Cametti, di grande esperienza nel campo della progettazione internazionale e attualmente collaboratrice dell’Amministrazione Generale nella realizzazione di un progetto pilota in un ospedale dell’Albania. “È molto importante cooperare con i governi locali per garantire la continuità del progetto una volta esaurito il finanziamento” ha detto la sig.ra Stefania.
Il Sig. Rocco Conte – membro della ONG – Laici Terzo Mondo – un’organizzazione laicale fondata dai dehoniani, ha illustrato il significato della parola progetto e dei processi ad esso annessi. E’ doveroso sottolineare l’impossibilità di utilizzare i fondi destinati al progetto per altre finalità. Il valore di un progetto si misura dalla sua continuità nel tempo.
Nella parte pomeridiana durante il workshop i partecipanti hanno provato ad immaginare un progetto sostenibile utilizzando i criteri forniti dai relatori durante la mattinata.
Un momento importante di questa giornata è stato intervento dell’Economo Generale. La questione della strategia su come ottenere le risorse esterne al patrimonio della Congregazione e su come amministrare le risorse esistenti passa attraverso alcuni snodi centrali: presentazione del bilancio, criteri di accesso al FAG, celebrazione delle Sante Messe, istituzione di una politica di aiuto alle famiglie d’origine, investimenti alternativi e condivisione dei beni nella cassa comune. Il criterio giuda per un economo che vuole vivere il Vangelo passa per la conoscenza e rispetto del diritto del lavoro e delle leggi fiscali in vigore nel proprio paese.
Ai partecipanti è stata data l’opportunità di conoscere due realtà specifiche esistenti in Polonia (pastorale per gli imprenditori “Talent”) e il progetto pilota per un’ospedale in Albania.