Dal 9 al 13 ottobre i superiori maggiori e i membri delle commissioni di vocazione, formazione e giovani delle nostre sei entità di Africa si sono riuniti a Ndoungué (Cameroun) per la seconda Conferenza Continentale Africana. Il Superiore Generale e il Consigliere Generale per l’Africa hanno partecipato alla riunione. Il tema era “Linee comuni di azione per il ministero vocazionale in Africa”, seguendo il Programma dell’Amministrazione Generale 2015-2021, Azione 3.7.
Il primo giorno, cioè il 9 ottobre, è stata organizzata una conferenza sul tema: “Giovani, Fede e Discernimento Vocazionale”. La conferenza è stata tenuta da p. Kizito Forbi, sj. Egli si è concentrato sulla Ratio formationis fondamentalis per aiutare i partecipanti a capire il giovane che bussa alle nostre porte e come formarlo per essere un buon religioso dehoniano.
Abbiamo inoltre avuto l’onore di accogliere il vescovo di Nkongsamba, mons. Dieudonné Espoir Atangana. Il tema del suo discorso ai partecipanti è stato: “Chiesa locale e discernimento vocazionale”. Egli ha illustrato alla congregazione la politica della diocesi sulla campagna vocazionale e ha espresso la sua gioia circa la collaborazione tra la Congregazione e la sua diocesi.
Alle conferenze è seguito un grande e fruttuoso dibattito. Durante il dibattito, il Superiore Generale ci ha ricordato che la vita religiosa è la base della nostra vocazione, non il sacerdozio. Quindi, nella formazione dobbiamo concentrarci sulla nostra vita religiosa, sulla comunità e sui voti che noi tutti abbiamo professato.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il lavoro della conferenza è proseguito in gruppi. I gruppi si sono confrontati sul tema: “Pastorale delle vocazioni nella tua entità; condivisione delle esperienze: gioie, difficoltà, sfide, aspettative”. Questa condivisione aiuta ogni entità ad arricchirsi grazie alle esperienze delle altre entità.
Il secondo giorno, il 10 ottobre, il lavoro si è svolto perlopiù in gruppi. Il lavoro di gruppo del mattino ha avuto come tema: “Deliberare sulla pertinenza e applicabilità delle idee menzionate nella sintesi delle risposte date dalle diverse entità”. Questa riflessione è seguita al questionario a cui ogni entità ha risposto prima della conferenza. L’obiettivo del lavoro era vedere quali erano le idee importanti e come metterle in pratica. Più tardi, nel pomeriggio, l’argomento del lavoro è stato diviso in due: 1. Quali criteri per l’ammissione dei candidati (Fratelli e candidati al sacerdozio) nelle entità? 2. Quale di questi criteri può essere esteso all’intera area geo-culturale africana? Lo scopo di questo lavoro era quello di esaminare i criteri per l’ammissione dei candidati in varie entità e vedere quali tra questi erano quelli buoni. Inoltre, proporre i criteri che potrebbero essere estesi all’intera area geo-culturale africana.
L’ultimo giorno, ma non meno importante, è stato per lo più riservato al lavoro dei Superiori Maggiori. La commissione incaricata della redazione del messaggio finale della Conferenza ha inoltre lavorato duramente per presentare il testo alla sessione plenaria. Gli altri partecipanti, nel frattempo, hanno avuto il tempo di visitare il noviziato e avere dei momenti di convivialità l’uno con l’altro. Nel pomeriggio, il messaggio finale è stato presentato all’assemblea plenaria, che lo ha ascoltato attentamente e ha apportato alcune modifiche. Successivamente la commissione ha corretto il messaggio ed è stato dato mandato ai Superiori Maggiori per adottare il testo durante la loro sessione.
Ognuno di questi tre giorni è cominciato con la santa messa celebrata con la comunità del noviziato. A seguire, i lavori della mattina dalle ore 8.00 alle 12.00, con una pausa per il tè/caffè alle 10.00. Dopo pranzo e u po’ di riposo, le giornate continuavano con i lavori della conferenza dalle ore 15 alle 18, con un’altra pausa alle 16:30. L’adorazione e vespri per ringraziare il Signore sono stati momenti importanti nel corso delle giornate. L’ultimo giorno è stato un giorno particolare, con la messa di chiusura celebrata dal Padre Generale alle 18.30. Durante la messa, egli ha fato il discorso di chiusura della conferenza.