Il 13 Dicembre, terza domenica di Avvento, le comunità di Roma I e II hanno celebrato il congedo dei padri Rafael Gonçalves da Costa e Claude Siebenaler i quali, dopo rispettivamente diciassette e trentaquattro anni di servizio nella comunità di Roma fanno ritorno alle rispettive entità: p. Rafael in Portogallo e p. Claude in Lussemburgo.
Ascotla l’introduzione della Messa (p. Heiner Wilmer SCJ)
Al mattino, presso la Cappella maggiore della Casa Generalizia e Collegio Internazionale L. Dehon è stata celebrata l’Eucaristia presieduta dall’Arcivescovo di Lussemburgo, p. Jean-Claude Hollerich. Nell’omelia il Superiore Generale scj p. Heiner Wilmer ha ringraziato il Signore per il dono che in p. Rafael e in p. Claude ha fatto alla nostra Congregazione.
Ascolta l’omelia del Generale (p. Heiner Wilmer SCJ)
Nel cogliere l’invito, offerto dalla liturgia nella terza domenica di Avvento, a celebrare la gioia p. Heiner ha affermato che è possibile vincere la nostalgia e il dolore della partenza se ci si lascia inondare dalla gioia che ci è donata dal Signore Gesù. La sua gioia è liberante e generatrice di vita. E’ questa certezza che ha guidato per un così lungo periodo della loro vita p. Rafael, nel suo lavoro presso il Centro Studi Dehoniani (CSD), e p. Claude, prima come Segretario Generale e poi, anch’egli, come collaboratore al CSD.
Ascolta il ringraziamento della Comunità (p. Victor de Oliveira Barbosa SCJ)
Al termine della Messa la celebrazione è proseguita con il rinfresco curato dalla comunità del Collegio Internazionale.
Entrambi i momenti di festa sono stati arricchiti dalla presenza degli amici di p. Rafael, provenienti dalla Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola presso la quale il nostro confratello ha svolto il suo ministero sacerdotale per diversi anni prima di dedicarsi a tempo pieno al CSD, e dai parenti di p. Claude giunti dal Lussemburgo.
Benediciamo il Signore per la testimonianza di fede trasmessaci da p. Rafael e p. Claude. Entrambi hanno mostrato quanto sia preziosa la nostra vocazione dehoniana; col loro esempio ci hanno ricordato che la misericordia, così cara a p. Dehon, dev’essere il carattere peculiare della nostra consacrazione.