06 novembre 2020
06 nov 2020

Credo nella resurrezione dei morti

di  Gonzalo Arnáiz Álvarez, scj

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La Parola di Dio nelle ultime domeniche dell’anno liturgico ci invita a guardare la fine dell’uomo e della storia. Questo mondo sta finendo, ha un futuro?

Il Vangelo di Matteo 25:1-13 ci ponte di fronte alla seconda venuta del Signore. Ed è una catechesi ad una comunità di credenti che si stava piegando  in una certa disillusione a causa del ritardo di quella venuta annunciata e desiderata. Disillusione che porta a concentrare il senso della vita su altre cose più immediate e a dimenticare di prepararsi alla venuta del Signore. Da qui l’ultimo grido del Vangelo: Vegliate dunque, perchè  non sapete nè il giorno né l’ora.

L’atmosfera della comunità di San Paolo (1 Tess. 4,12-17) è diversa. Tutti aspettano la  imminente venuta del Signore. I credenti pensavano che il Signore sarebbe tornato nel girono di pochi anni.  Ma c’è un problema. Sono passati alcuni anni e alcuni di coloro che sono stati battezzati in Cristo stanno morendo prima che il Signore venga. Che ne sarà di questi? Un problema che San Paolo risolve affermando la risurrezione di questi fratelli nel momento stesso del ritorno del Signore. Essi parteciperanno alla gloria vivendo per sempre presso il Padre.

Questa domenica voglio concentrarmi su questa verità della “resurrezione dei morti”. Il tema della vigilanza, della preparazione alla venuta del Signore, dell’essere svegli.

Credo nella risurrezione dei morti perché credo nella fedeltà di Dio Creatore. Dio crea e crea per la vita.

Credo nella risurrezione dei morti, perché Dio è Dio dei vivi. Abramo, Isacco e Giacobbe sono vivi per Dio. E con loro tutti coloro che sono stati benedetti in loro. Pertanto, la morte non spezza quel legame con il Dio della vita. Che la Vita è più forte della morte e la comunione con essa è precedente alla morte biologica.

Credo nella risurrezione dei morti, perché Cristo sulla croce disse al buon ladrone: “OGGI sarai con me in paradiso.” Attraverso la morte si entra nell’OGGI di Dio. Uno spazio-tempo diverso che tocca permanentemente il nostro spazio-tempo storico che al momento della morte si apre per diventare eterno.

Credo nella risurrezione dei morti perché Gesù è risorto il terzo giorno dopo la morte. E con Lui, tutti noi risorgeremo.

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