L’Ecuador è stato una questione di cuore per P. Dehon. La recente tragedia dopo il terremoto ci ricorda l’importanza di questa nazione per il Fondatore e la Congregazione.
L’Ecuador, “La république du Sacré Cœur”, era per Dehon una possibilità di organizzazione cristiana di uno stato. Egli segue i combattimenti ideologici, sociali e anche religiosi di questa nazione. L’Ecuador fu anche la scoperta di progetti di vita religiosa così simili che quasi arrivano alla unificazione degli Oblati di p. Dehon con quelli di p. Matovelle. Ma l’Ecuador ha significato l’avvio del movimento missionario della Congregazione SCJ quando nel luglio del 1888 partono i primi due missionari dehoniani: i padri Grison e Blanc. Per nove anni la congregazione proverà in quel paese la propria maturità e anche i primi fallimenti e delusioni, per aprirsi poi a cammini nuovi verso il Congo e il Brasile.
Purtroppo oggi dobbiamo riscattare il tito che Dehon redigeva una volta su Le Regne: “Cattive notizie dall’Equador”; o anche le parole di p. Rasset nel suo Diario: “Nos pauvres Pères de l’Équateur sont bien à plaindre”. La devastazione della forza della natura ha colpito di nuovo un popolo con il quale siamo nuovamente presenti grazie alla a dehoniani spagnoli, brasiliani e venezuelani. Condividono ora le angosce e il pianto di un popolo che non deve conoscere l’oblio della famiglia dehoniana. Sia p. Dehon ad intercedere per questo popolo amato e a sostenere i nostri confratelli nella fatica contro il dolore e la disperazione. A noi, il sostegno e la solidarietà che combattono l’indifferenza… perché è una questione di cuore.