Papa Francesco ha invitato tutti i cristiani del mondo a pregare oggi per la difficile situazione in Ucraina. Pubblichiamo la lettera dei nostri confratelli in Ucraina.
Seguo con preoccupazione l’aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste. Faccio un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli. Per questo e con preoccupazione, viste le tensioni attuali, propongo che mercoledì prossimo 26 gennaio sia una giornata di preghiera per la pace».
Papa Francesco, al termine dell’Angelus di domenica 23 gennaio 2022
Cari Confratelli,
Saluti dall’Ucraina, della quale si parla tanto ultimamente in diversi parti del mondo. Attualmente siamo qui 9 dehoniani, provenienti da 3 paesi: 6 da Polonia, 2 da Moldova e 1 dall’Ucraina stessa. Siamo arrivati in questo paese nell’anno 1997, e noi serviamo questo popolo secondo le nostre forze, i nostri limiti e le nostre possibilità. Negli anni ’90 abbiamo iniziato tutto da zero. Cercavamo di costruire le strutture per la catechesi e le opere pastorali, allo scopo di radunare le persone. Durante questo periodo abbiamo vissuto due rivoluzioni (la cosiddetta “arancia” e “della dignità”) e abbiamo assistito all’inizio della guerra nel 2014 e all’annessione della Crimea alla Russia.
Attualmente stiamo costruendo una chiesa a Irpin vicino a Kiev e una casa a Miropol, nel centro del paese. Stiamo proseguendo con varie opere sociali, con un asilo; abbiamo importato attrezzi agricoli e nuove varietà di semi per dar una mano allo sviluppo della nostra gente.
Anche se la situazione si aggrava di giorno in giorno, speriamo e vogliamo rimanere nelle nostra missione in questo paese. Grazie per le parole della vicinanza fraterna e del conforto, che sono arrivate a noi dal nostro Generale, p. Carlos Luis, e dall’amministrazione generale, dalla nostra provincia di Polonia e da altre parti del mondo.
Siamo uniti al Santo Padre nella preghiera comune per la pace in Ucraina e chiediamo anche vostro sostegno spirituale e la vostra preghiera.
Vi salutiamo cordialmente,
Dehoniani in Ucraina