Dal 2 al 6 di gennaio si è svolto a Neustadt il XVIII Capitolo provinciale della provincia tedesca, in forma assembleare.
Agli inizi di gennaio si sono riuniti a Neustadt (GE) i dehoniani della provincia tedesca per celebrare il XVIII capitolo provinciale.
Il capitolo si è svolto con due novità, rispetto al passato. Non vi sono stati delegati dalle comunità ma un assemblea generale, dove tutti hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente: una modalità che ha visto un ampia partecipazione di confratelli. Una seconda novità ha riguardato il metodo. Si è voluto assumere il metodo sinodale, fatto di ascolto della parola di Dio, silenzio personale, ascolto reciproco e naturalmente dialogo e dibattito per giungere ad alcune decisioni.
Già i numeri sono eloquenti per comprendere la situazione dei dehoniani in Germania nel contesto di una riduzione generale della presenza dehoniana in Europa. Attualmente vi sono 36 confratelli (di cui due vescovi) con una età media di 65 anni; i 2/3 sotto dei confratelli sotto i 65 anni provengono da altre entità della Congregazione.
Capitolo, processo spirituale
Nei lavori di preparazione al capitolo, è emerso il desiderio di giungere a decisioni, evitando che il capitolo fosse solo una dialogo fraterno o un parlamento. Per questo la commissione preparatoria insieme al moderatore esterno (Peter Hundertmark) ha introdotto la metodologia sinodale, dove il silenzio personale e l’ascolto della parola hanno uguale cittadinanza delle discussioni. Un metodo, che per alcuni è sembrato una via di mezzo tra esercizi spirituali e vero e proprio capitolo, e che, tuttavia, alla fine ha aiutato a giungere a decisioni condivise e serene.
I primi giorni sono stati dedicati a comprendere il benessere spirituale di ogni confratello, lo stato attuale della Provincia, la stabilità finanziaria, i progetti sviluppati o in corso d’opera della Procura delle missioni.
Sono poi stati raccolti temi, individuati criteri, proposto questioni che saranno ulteriormente ripresi dopo il capitolo.
Temi e decisioni
Tra i tanti temi posti all’ordine del giorno vi sono: la situazione delle opere (Handrup, Oberhausen, Maria Martental), le risorse personali, la dimensione internazionale, lo studentato internazionale di Freiburg, la pastorale vocazionale, la famiglia dehoniana.
Quattro sono state le priorità capitolari, sulle quali si è giunti a una decisione o orientamento.
Prima di tutto la pastorale vocazionale. La mancanza di vocazioni in Germania e in Europa è un tema ancora controverso, poichè le proposte sono sempre state deludenti. Tuttavia la maggioranza dei capitolari ha chiesto al consiglio provinciale di costituire un team di confratelli che si dedichi a questo campo. Non ci si deve fermare e fissarsi sulla ricerca di preti e numeri per la provincia ma molto più profondamente aiutare i giovani a riscoprire la loro vocazione, il loro cammino, il loro futuro, senza escludere la vita religiosa. Si è pure proposto di abbinare il tema vocazionale con l’attenzione alla “famiglia dehoniana”.
Un secondo tema è la dimensione internazionale. Già da anni la provincia tedesca ha fatto la scelta internazionale. Anche nella pastorale diversi confratelli sono impegnati nel campo della migrazione. All’unanimità il capitolo si è orientato nello sviluppo di questa dimensione. Si è concordato sui criteri di accoglienza e permanenza di confratelli che desiderano impegnarsi nella missione della Provincia tedesca.
Altro tema a lungo dibattuto è stata la formazione iniziale che si svolge in Freiburg. A Parigi vi è uno studentato per candidati europei, mentre Freiburg accoglie candidati non europei. Il futuro dipende da molti fattori interni ed esterni, e pertanto si vuole monitorare la situazione. Nel 2026 vi sarà un’assemblea provinciale dedicata a questo importante tema.
Un quarto tema è il personale a disposizione. È necessario avere una visione generale: ciò che riguarda una casa riguarda tutti. Ad esempio, il cambio di personale di una casa non è mai indolore e riguarda anche le altre comunità, a motivo del carisma delle persone e della scarsità di ricambio.
Infine, si è affrontato il tema dello stile di vita della comunità religiosa. Si è puntato su uno stile semplice, sostenibile regolarmente verificabile.
Il capitolo si è chiuso con l’elezione del delegato e del suo sostituto: p. Olav Hamelijnck e p. Horst Steppkes.