P. Joseph Famerée, Superiore Provinciale EUF, racconta il viaggio di 1.500 km intrapreso per accompagnare il Superiore Generale, seguendo le orme di Padre Dehon e ascoltando i dehoniani dell'EUF.
Questa visita si è svolta dal 12 al 27 giugno 2023. In ogni comunità è stata organizzata una riunione comunitaria per conoscere i diversi membri della comunità, la loro vita comunitaria e il loro impegno pastorale o apostolico. A ciò, sono seguiti incontri individuali con il Padre Generale, lunghi incontri che sono stati molto apprezzati per l’atteggiamento di ascolto e di incoraggiamento di Padre Carlos, anche se alcuni confratelli si sono chiesti prima dell’incontro: “Come può durare un’ora questa conversazione? Abbiamo così tanto di cui parlare? Gli stessi confratelli hanno esclamato alla fine dell’incontro: “Come è passata in fretta!
Tutto è iniziato il 13 giugno con la comunità di Saint-Quentin (tre confratelli che servono la parrocchia di Saint-Quentin en Vermandois e il Collège Saint Jean [e La Croix, oggi]), la città in cui sono stati fondati i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, e la chiesa di Saint-Martin in piena fase di restauro, dove è stata costruita una nuova tomba di fronte a quella di P. André Prévot. André Prévot, Servo di Dio, trasferito quel giorno da Asten a Saint-Quentin, alla presenza del vescovo di Soissons, Laon e Saint-Quentin, e del sottoprefetto dell’Aisne a Saint-Quentin. La sera, il Padre Generale, Padre Charles Koudjou e io siamo andati a soggiornare a La Capelle, nella casa dove è nato Padre Dehon. La comunità è composta da sei confratelli che servono le parrocchie circostanti, a partire da La Capelle. Siamo rimasti lì fino al pomeriggio del 15 giugno, quando siamo tornati a Saint-Quentin sulla via del ritorno a Parigi, dove la nostra presenza era attesa per la celebrazione della Solennità del Sacro Cuore e l’accoglienza di vari ospiti.
Il 17 giugno è stato un giorno di transizione, quando abbiamo potuto visitare don Cayrac in una casa di riposo a Verrières-le-Buisson, non lontano da Parigi. L’intera giornata di domenica 18 giugno è stata dedicata alle fraternità del mondo operaio e popolare di Lacanche (due confratelli) e Massy (quattro confratelli), che si sono riunite per l’occasione a Massy: condivisione di esperienze e impegni, domande sul futuro di queste fraternità, celebrazione dell’Eucaristia, pasto fraterno.
La mattina del 19 lasciarono Parigi per raggiungere la casa di Bruxelles, dove il Fondatore morì il 12 agosto 1925. La comunità è composta da tre confratelli permanenti, uno dei quali si occupa della cappella e gli altri due sono impegnati nel lavoro parrocchiale, uno studioso in formazione pastorale e un confratello del Camerun che sta completando la sua tesi di dottorato. Il pomeriggio del 20 siamo partiti per Clairefontaine passando per Bütgenbach (nel Belgio orientale di lingua tedesca), dove siamo andati a trovare P. Lenz nella sua casa di riposo, il quale si è stupito di trovarsi alla presenza di un Superiore Generale, un Consigliere Generale e un Provinciale. Siamo arrivati a Clairefontaine, l’unica casa fondata da Padre Dehon (1889) ancora in funzione, intorno alle 19.30, con un’ora di ritardo rispetto alla cena. Siamo rimasti lì fino al primo pomeriggio di giovedì 22 giugno. Erano presenti otto membri della comunità, tre dei quali impegnati nel lavoro parrocchiale e altri in attività di carità o di direzione spirituale, senza dimenticare l’organizzazione del Centro di accoglienza. Da Clairefontaine, abbiamo proseguito il nostro viaggio verso la casa di Metz, accanto al palazzo vescovile (tre confratelli, due dei quali impegnati nelle parrocchie e uno nella pastorale ospedaliera). Siamo rimasti lì fino a lunedì mattina 26 giugno, quando siamo partiti per Illkirch-Graffenstaden (tre confratelli al servizio della diocesi: parrocchia, pastorale per i disabili, ecc.) Siamo tornati a Parigi in tarda serata. Martedì 27 giugno, buona parte della giornata è stata dedicata alla comunità del Provinciale di Parigi (quattro membri, di cui uno impegnato nel lavoro parrocchiale durante il fine settimana e un altro in studi specialistici). La sera, al termine di questo viaggio di oltre 1500 km, il Padre Generale ha presentato un primo bilancio della sua visita al Consiglio Provinciale Straordinario riunito per l’occasione, invitandoci a un’intensificazione della vita provinciale in cui alcune priorità della provincia sono condivise da tutti. Con gratitudine, siamo già in attesa della lettera più precisa che lui e Padre Charles scriveranno alla Provincia EUF.