La visita dell’Équipe dell’Economato Generale negli Stati Uniti
Lunedi, 20 giugno
Ieri sera abbiamo avuto il privilegio di accogliere negli Stati Uniti tre membri della nostra Commissione generale per le Finanze. Sono venuti qui per studiare come la Provincia degli Stati Uniti tratta le questioni finanziarie, sollecita la raccolta di fondi e crea un sistema di relazioni con i donatori. Aldo Ivaldi era già stato qui in precedenza, ma per p. Luca Zottoli, Economo Generale che proviene dall’Italia, e p. Jesús Valdezate, della Spagna, è stato il primo viaggio negli Stati Uniti. L’aereo è atterrato a Chicago con 4 ore di ritardo e quando siamo finalmente arrivati a Hales Corners, i nostri tre ospiti erano comprensibilmente molto stanchi. Al mattino abbiamo iniziato presto i nostri incontri con due rappresentanti di Innovaire, una società specializzata in direct mail negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Dei 41 paesi nei quali i Dehoniani hanno una presenza, riusciamo a fare una raccolta di fondi con un discreto successo in 25 di essi.
Nel pomeriggio, ci siamo incontrati con i membri dell’Ufficio Sviluppo di Hales Corners. Fr. Dominic Péluse, Diacono David Nagel, Sid Liebenson, Pam M e Tim, ci hanno illustrato il loro sistema di lavoro e la loro filosofia. Oltre a raccogliere fondi per sostenere le missioni della Congregazione, i materiali che inviano hanno anche lo scopo di promuovere la spiritualità e accrescere la fede delle persone attraverso preghiere, brani biblici, letture spirituali e opere d’arte di ispirazione religiosa. P. Luca ha rimarcato che l’incontro del pomeriggio è quello che ha maggiormente rinforzato il suo animo.
Dopo cena abbiamo dato un primo sguardo al Lago Michigan. Per degli occhi europei è più simile al mare, dal momento che l’acqua si estende fino all’orizzonte. E, naturalmente, nessuna visita a Milwaukee sarebbe completa senza un Frozen Custard, una cosa molto diversa dal tradizionale gelato, ma altrettanto gustoso.
Martedì, 21 Giugno
Oggi abbiamo fatto un lungo viaggio, circa 500 miglia fino alle Sioux Falls nel South Dakota. È stato divertente viaggiare con questo equipaggio, e le 8 ore di auto sono passate in fretta. Abbiamo scherzato e riso come dei bambini delle scuole eccitati per una lunga gita. Sono affascinati dagli immensi spazi aperti, e ancora non hanno visto l’ovest! Le macchine fotografiche hanno ripetutamente “cliccato” quando abbiamo attraversato il Mighty Mississisippi River a LaCrosse Wisconsin, con le colline alberate e le rocce che scendono fino alle acque. Mi hanno detto che volevano mangiare dei cibi tipici e sperimentare gli usi locali, quindi ci siamo fermati per il pranzo presso una stazione di camion appena fuori la strada interstatale; una esperienza di “vera America”, come avevano visto nei film.
Per la sera invece, eravamo in vena di assaggiare una vera “bistecca americana”. Ci siamo diretti verso la piccola città di Tea, dove c’è un ristorante specializzato in bistecche enormi, provenienti da manzi nutriti con l’erba del South Dakota. “Tutto è grande in America” hanno detto scherzando.
Una delle mie tappe favorite sono le cascate dalle quali la città prende il nome. La notte era mite e il suono dell’acqua molto rilassante. Abbiamo guardato un gruppo di anatroccoli che imparavano a nuotare contro corrente, e le famiglie in giro per una passeggiata serale. Dopo ore trascorse in macchina, un po’ di movimento all’aperto è stata la degna conclusione della giornata. Uno dei ragazzi ha osservato che le rocce a terrazza delle cascate sembravano perfette, come se le avesse create la Disney. Ma è tutta opera di Madre Natura, che spesso sorpassa la nostra fantasia.
Mercoledì, 22 giugno
Il nostro tour alla St. Joseph’s Indian School Donor Care Center ha letteralmente stupito i nostri ospiti. Non potevano credere al gran numero di persone che la scuola può raggiungere personalmente, e sono rimasti colpiti dal modo di costruire relazioni con i donatori.
Kody Christianson, il direttore, ci ha fatto una breve storia del centro e ci ha fornito una panoramica di come si sta sviluppando. Geri Beck, che si occupa del settore dedicato ai grandi donatori, ci ha raccontato di come il suo staff accoglie i visitatori e si incontra con persone di tutto il paese. Il personale fa molte chiamate ogni giorno, la maggior parte per ringraziare, per parlare con i nuovi donatori e per fornire le informazioni di base sulla scuola e i suoi programmi. Cercano di chiamare i donatori in occasione del loro compleanno, o a seguito di richieste di preghiera, per vedere come stanno andando le cose. Mentre i nostri visitatori ascoltavano con gli auricolari alcune delle conversazioni tra il personale e i donatori, ho fatto un giro per parlare con il nostro staff. Abbiamo pranzato con il personale. Oltre alla possibilità di aggiornarli sul nostro lavoro a Roma, ho colto l’occasione per ringraziarli per la loro dedizione e per il servizio ai nostri donatori.
Abbiamo lasciato la città alle spalle e, attraversato il fiume Missouri, ci siamo diretti verso Prairie Reservations. Lower Brule è stata la prima missione SCJ negli Stati Uniti, con tre sacerdoti dehoniani chiamati a servire le esigenze di sei piccole parrocchie. Due dei sacerdoti sono originari dalla nostra Provincia Indonesiana, il che la rende una missione veramente internazionale. Sono stati nella riserva abbastanza a lungo da costruire un rapporto di fiducia e un buon rapporto pastorale. Facendo un giro nella zona, i nostri visitatori si sono resi conto delle difficoltà e delle sfide che le persone affrontano nella riserva. Non avevo bisogno di commentare le abitazioni e le infrastrutture. Mi sono limitato a guidare e ho lasciato che ognuno si facesse la sua idea sulla base delle impressioni ricevute. Dopo c’è chi ha commentato dicendo che aveva visto più povertà in altre parti del mondo, ma qui l’atmosfera è più pesante e abbiamo raccontato di quanto la missione sia necessaria ma difficile.
Mercoledì sera abbiamo celebrato messa a Fort Thompson, attraverso il fiume nella riserva di Crow Creek. Erano presenti diverse famiglie e poi abbiamo avuto la possibilità di chattare con i membri della tribù al caffè Kool-Aid.
Giovedi, 23 giugno
Abbiamo trascorso la giornata a Chamberlain alla St. Joseph Indian School. Jona Ohm, che gestisce molti ruoli tra cui le relazioni pubbliche, ci ha condotto all’ufficio per lo sviluppo. Clare Wilrodt, il coordinatore per l’educazione religiosa e animatore della missione, ci ha aiutato a tradurre in spagnolo per p. Jesús, ed Emily Swanson ci ha seguito con una macchina fotografica per catturare le immagini più significative. I nostri visitatori hanno visto i lavori di spedizione delle lettere dall’inizio alla fine – le idee e la progettazione, i comunicati stampa, la spedizione postale, e il personale che apre e risponde al gran volume di lettere che arriva ogni giorno. Per me, il maggior lavoro è stato riprendere, lungo il nostro percorso, i contatti con il personale.
Dopo il tour, ci siamo seduti nella sala conferenze con Kory Christianson, il Direttore dell’ufficio per lo sviluppo, e Neoma Harris, responsabile del marketing. È stato impossibile comprendere l’intera struttura in una breve visita, ma abbiamo comunque avuto un’ampia panoramica, e la possibilità di porre alcune domande.
In estate si tiene anche il “Rising Eagle”, il campo estivo. Abbiamo visitato la sala da pranzo, dove viene servito un pasto caldo e nutriente ai bambini che vengono ogni giorno in autobus dalla riserva. Il gruppo di questa settimana proviene da Lower Brule. Anche a tre anni di distanza ho riconosciuto alcuni degli studenti. Gli studenti delle scuole superiori di St. Joe stanno inoltre lavorando come consiglieri del campo, imparando così a gestire le responsabilità.
Ci siamo uniti ai tre dehoniani di Chamberlain per il pranzo. Si crea un legame tra le culture e le lingue, quando ci riuniamo per condividere la preghiera e il cibo. Il ministero è uno sforzo congiunto, e ogni membro della comunità ha un ruolo importante da svolgere.
St. Josephs ha un Thrift Store fuori dal campus, sulla Business District Main Street. Dopo aver visto come arrivano le donazioni, i tre “amigos” sono andati a fare shopping. Hanno acquistato alcune magliette e dei cappelli ma, soprattutto, hanno ampliato il senso della missione: le vendite sostengono la scuola. Qui i bambini delle Riserva hanno bei vestiti da indossare, e molti articoli per la casa e vestiti per i bambini più piccoli e per gli anziani.
Abbiamo visitato il Personal Care Representatives, che si occupa di piccoli gruppi di donatori. Lilly sarà senior il prossimo anno e sta aiutando in ufficio per l’estate. Ci ha parlato del programma di scambio con la nostra scuola sorella ad Handrup in Germania, al quale lei con tre compagni di classe ha partecipato nella prima parte del mese di giugno. Native Hope è un nuovo progetto che cerca di raccontare storie positive sulla cultura dei nativi e di fornire uno spazio di incontro per le persone, nella condivisione e nella riconciliazione.
Ci siamo presi una pausa al negozio del museo. Questo mi ha dato la possibilità di salutare Mary Jane Alexander, che andrà in pensione dopo 45 anni di lavoro nella scuola, e alcuni dei nostri alunni. Molti membri del personale sono stati impegnati nella missione per molti e molti anni.
Fr. Anthony Kluckman ci ha fatto fare un tour della scuola, spiegandoci che si sforza di dare una formazione di alta qualità, che tenga anche conto della cultura Lakota.
Per la cena, abbiamo mangiato della pizza con i ragazzi delle scuole superiori e poi abbiamo visitato la Speyer Home, dove gli studenti più giovani possono restare durante la pausa estiva. La scuola è molto più di una scuola, perché è anche una casa per gran parte dell’anno, per i parenti dello staff che vivono con i bambini. I bambini hanno accolto i visitatori alla porta, stringendo le mani in segno di benvenuto, e si sono presentati. Erano eccitati e orgogliosi di condurli in giro per la casa.
Venerdì, 24 Giugno
Venerdì è stata una giornata di puro turismo e divertimento. Abbiamo iniziato dalle Badlands National Park; i nostri ospiti sono rimasti affascinati ad ogni angolo e svolta della strada. Dopo aver guidato per più di due ore in mezzo alla prateria, le cime delle colline sembravano spiccare come montagne sulla luna.
Le temperature sono superiori ai 90, (o 40 se misurate con i gradi centigradi). Abbiamo percorso alcuni sentieri, facendo continuamente foto. Al centro visitatori abbiamo visto un interessante video che ci ha dato una idea su come si sono formate le Badlands e i tipi di fauna selvatica che qui si possono trovare. Le Badlands sono anche uno scrigno di fossili, e abbiamo visto dei ricercatori alle prese con la pulizia di detriti e rocce provenienti dalle ultime scoperte. Molto interessante è stato anche un altro evento: la Great Race una corsa di auto d’epoca che attraversano il paese.
P. Luca continuava a chiedermi se potevamo andare a mangiare carne di bufalo, e, infine, abbiamo soddisfatto la sua curiosità a Wall Drug. Attraverso la pubblicità, nel corso degli anni, una piccola farmacia di famiglia si è evoluta in un gigantesco tourist shop, che possiede quasi ogni tipo di souvenir e di intrattenimento che si possa immaginare. E sì, c’è ancora la vecchia farmacia, quasi sommersa da dinosauri ruggenti e file di negozi di souvenir. Quando abbiamo raggiunto l’enorme area di parcheggio, Aldo ha esclamato: “Solo in America!”
Il Monte Rushmore è un “must”, e ho chiesto ai nostri visitatori provenienti da una terra straniera che significato gli danno. Hanno risposto apprezzando il fatto che negli Stati Uniti si cerca di costruire un senso positivo del nazionalismo, di libertà e di democrazia. Ho visto molte volte questo monumento, ma ogni volta è come se fosse la prima.
Abbiamo finito la serata al salone di Fort Hayes Cowboy Chuckwagon. Aldo indossava una maglietta della Indian School di St. Joseph, dono del Donor Care Center. Mentre stavamo guardando alcune delle vecchie attività, come il fabbro, una donna su un bus ha notato il simbolo e ci ha chiesto se lavoravamo presso la scuola. Non era mai stata a St. Joseph, prima, e conosceva la scuola solo grazie alla corrispondenza. Lei e il suo amico erano dalla zona di Milwaukee, e avevano svolto un workshop presso il Sacred Heart Seminary and School of Theology!
Abbiamo cenato con dell’ottima carne bovina e fagioli, adagiati su un piatto di stagno in perfetto stile cowboy. La serata si è conclusa con uno spettacolo meraviglioso di musica dal vivo, caratterizzato da una grande varietà di stili: dal country al rock and roll. Sono rimasto affascinato dal suonatore di violino, che di giorno è direttore di una banda. Ha suonato tutto, da Rossini a Vivaldi, fino all’Orange Blossom Special. Mentre la band teneva il tempo con i piedi.
Sabato, 25 Giugno
Ho accompagnato Luca, Aldo e Jesús presso l’aeroporto di Rapid City per il loro ritorno a Milwaukee, dove potranno incontrare le persone che si occupano dei nostri investimenti e delle finanze. Per me, che ho passato gran parte della mia vita nel Sud Dakota, è stato un piacere condividere questa esperienza con dei visitatori, e vederlo nuovamente attraverso i loro occhi e le loro impressioni.