I partecipanti al raduno della Famiglia dehoniana, dopo la domenica libera, sono tornati in aula per condividere le loro discussioni di sabato nei piccoli gruppi, in cui hanno identificato punti positivi e punti di sfida del vissuto della Famiglia dehoniana, e hanno offerto proposte per il futuro.
Facilmente si sono identificati i punti positivi: ci sono molte realtà di Famiglia dehoniana nel mondo; ci sono opportunità per lo sviluppo spirituale e per la preghiera e per la reciprocità delle vocazioni: i membri della Famiglia dehoniana trovano negli SCJ una fonte d’ispirazione, mentre i religiosi dehoniani si sentono arricchiti dalla comunione di vocazioni nel carisma dehoniano. È bello vivere una spiritualità condivisa che si esprime in diverse forme di vita ecclesiale. La Famiglia dehoniana offre delle possibilità di apostolato, per esempio in progetti di collaborazione con gli SCJ.
Le sfide? La Famiglia dehoniana è una famiglia molto GRANDE, presente in tutto il mondo. La presenza di una migliore comunicazione è rinnovata esigenza e una sfida: si vorrebbe conoscere che cosa stanno facendo ‘i fratelli e le sorelle’ nel carisma. Anche il rapporto tra Famiglia dehoniana e congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore è da chiarire. Come può essere di sostegno e allo stesso tempo promuovere una certa autonomia?
Tutti sono d’accordo che ci vuole un coordinamento internazionale composto da rappresentanti delle diverse componenti della Famiglia dehoniana. I delegati all’incontro hanno manifestato il desiderio di un segretario esecutivo –– anche part-time in partenza –– che sia al servizio del coordinamento e assicuri alla Famiglia dehoniana una migliore rete di comunicazione per crescere e lavorare insieme nello spirito del “Sint Unum”.
I delegati della Famiglia dehoniana hanno in progetto di giungere ad approvare, martedì 16 maggio, ultimo giorno dell’incontro, un piano per l’amministrazione e per la struttura.
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