Meditazione di p. Dehon sul mistero del Natale dal primo volume di “I Misteri dell’Amore".
Lo spirto d’ infanzia è una virtù speciale, cara al Cuore di Gesù. Il bambino e cosi puro e cosi semplice; egli e completamente abbandonato e confidente tra le braccia protettrici di sua madre. Siamo anche noi cosi tra le braccia di nostro Signore.
Considerate Gesù nella sua infanzia: è estremamente semplice e completamente abbandonato nelle mani di Maria e Giuseppe. Maria lo posa sulla paglia, lo presenta ai pastori e ai Magi e forse lo porge loro perché l’abbraccino. Egli si lascia circoncidere e si lascia presentare al Tempio. Il santo sacerdote Simeone lo prende tra le braccia. San Giuseppe lo porta in Egitto e lo riconduce in patria.
A Nazaret la sua vita e riassunta in poche parole: «Il bambino cresceva e si fortificava, ripieno di sapienza e di grazia » (Lc. II, 40). «Era sottomesso e ubbidiente a Maria e a Giuseppe » (Luc. I2,51). Egli è sempre il bambino semplice, abbandonato fiduciosamente alla volontà dei suoi genitori.
E noi non saremo altrettanto semplici, confidenti e abbandonati a Gesù che ci ha adottati come figli?
P. Dehon, I misteri dell’amore, 68-69