Fuori dalla cattedrale di Setúbal si sono ammassate centinaia di persone in fila per le strade. Per ore sono rimaste sotto la pioggia, prima di poter vedere l’immagine di Nostra Signora di Fatima portata alla Cattedrale in pellegrinaggio e quindi prima di intravedere l’uomo che sarebbe diventato presto il loro nuovo vescovo: p. José Ornelas Carvalho, SCJ.
Il 25 ottobre, l’ex superiore generale dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù è diventato il terzo vescovo della diocesi. La sua ordinazione è avvenuta in concomitanza con il 40° anniversario della diocesi. Tra i presenti c’erano il suo primo vescovo, Manuel Martin (che avrebbe celebrato il 40° anniversario di ordinazione episcopale il giorno successivo) e il vescovo Gilberto Canavarro dos Reis. Mons Ornelas succede al Vescovo Gilberto, che diverrà emerito dopo 17 anni di servizio.
Dalla balconata della cattedrale il neo-vescovo ha salutato le persone accorse, giacché molte non sarebbero state in grado di entrare dentro a causa dei limiti di spazio. Oltre 1.500 sono rimaste, infatti, sotto la pioggia, ad assistere all’ordinazione, seguendola dai grandi schermi piazzati sui lati e di fronte alla Cattedrale.
Giunto il momento della cerimonia stessa, mons Ornelas è passato attraverso due fila di concelebranti, tra cui P. Heinrich Wilmer, attuale Superiore Generale dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù e suo immediato successore, e tanti altri confratelli e vescovi dehoniani venuti da tutto il mondo.
Manuel Clemente, Cardinale Patriarca di Lisbona e anche presidente della Conferenza episcopale del Portogallo è stato il celebrante principale e colui che l’ha ordinato vescovo. È stato assistito all’altare dal vescovo Gilberto Canavarro dos Reis (vescovo-uscente) e da Antonio de Sousa Braga, SCJ, vescovo di Angra nelle Azzorre.
Molti dei concelebranti entrati in cattedrale hanno dovuto pulire con i paramenti i loro occhiali che fuori si erano bagnati con la pioggia.
Una volta che tutti hanno preso il loro posto, Monsignor João José Lobato, vicario generale della diocesi di Setúbal ha aperto la Messa con un saluto formale al vescovo della diocesi Ornelas. La celebrazione, piena di musica dall’inizio alla fine, è durata circa tre ore. (Molti sono rimasti fuori).
Un solo desiderio; molti percorsi
José Ornelas Carvalho, 61 anni, è entrato in seminario a 13 anni con la speranza di diventare missionario. Ha emesso i primi voti con i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù nel 1972 ed è stato ordinato presbitero nel 1981, percependo ancora forte la vocazione missionaria, che ha vissuto in Monzambico dal 1974 al 1976 in una pausa di due anni nei suoi studi teologici.
«Questo mi ha cambiato», ha detto. «Mi ha aperto gli occhi all’internazionalità della Congregazione».
Avrebbe sperato di di tornare in Mozambico dopo la sua ordinazione presbiterale, ma la guerra civile, intanto scoppiata nel paese, ha fatto saltare i suoi piani. Andò, invece, a Roma, dove conseguì la licenza presso il Pontificio Istituto Biblico. Fu il primo passo sulla strada per una carriera nel mondo accademico. Dal 1993 al 1996 ha studiato presso l’Università dei Gesuiti a Francoforte in Germania e nel 1997 ha conseguito il Dottorato in Studi Biblici presso l’Università Cattolica di Lisbona. Per molti anni è stato professore di Sacra Scrittura a Lisbona. Si stava immergendo pienamente in quello che pensava sarebbe stato il percorso della sua vita, quando invece è stato eletto Superiore Provinciale del Portogallo.
«Avevo insegnato per circa 11 anni e avevo pensato di avere acquisito una qualche capacità nell’insegnamento», ha detto. «Mi immaginavo a fare ricerche, da biblista, a fare conferenze».
Ma la chiamata alla leadership lo ha spinto in una nuova direzione, prima come Superiore Provinciale e poi come Superiore Generale dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù dal 2003 al 2015.
Ma il suo amore per le missioni e il senso internazionale della Congregazione, sperimentati prima in Mozambico, non lo hanno mai abbandonato. Queste due passioni sono diventate, infatti, i due pilastri primari nella sua amministrazione generale.
Alla domanda su cosa gli procurasse maggiore gioia nel guardare indietro ai suoi due mandati come Superiore Generale, p Ornelas ha elencato rapidamente le aree in cui la Congregazione ora si trova a crescere, tra cui le nuove missioni in Vietnam, in Taiwan, il Ciad, il Paraguay e l’Angola.
Infatti, stava proprio per partire per l’Angola, quando ha ricevuto il messaggio di Papa Francesco, con cui il Santo Padre lo chiamava a diventare il nuovo vescovo di Setúbal.
Papa Francesco ha scritto: «Io non ti impongo, ma ti chiedo di andare e di diventare vescovo di Setúbal … sarai missionario perché l’Europa ha bisogno di riscoprire la propria dimensione missionaria».
E così, su un nuovo percorso, ma con lo stesso spirito missionario, il vescovo Ornelas continua il suo ministero come dehoniano.