Padre Giuseppe Potenza è nato il 1 aprile 1938 e aveva 83 anni. Ha emesso la prima professione il 29 settembre 1957 ed è stato ordinato sacerdote il 19 dicembre 1965.
Attualmente viveva in Pagliare (AV) (Italia). Apparteneva alla Provincia ITM.
Alle tue mani affido il mio spirito. (Sl 31,6)
Nato a Maschito (PZ) il 01.04.1938, dopo le scuole elementari in paese entra nella Scuola Apostolica “Casa S.Maria ” a Pagliare per frequentare le Scuole Medie e il Ginnasio. Dopo l’anno di Noviziato ad Albisola (SV) e la prima Professione, a Monza frequenta il Liceo dal 1957 al 1961. Per due anni è Pagliare come assistente degli “Apostolini”.
Frequenta la Teologia a Roma alla Gregoriana con residenza presso il Collegio Internazionale. A dicembre del 1965 viene ordinato Sacerdote nel Santuario SS. Salvatore ad Andria e al termine degli studi teologici con la Licenza in Teologia Dogmatica, viene immesso nelle attività della Provincia.
Inizia nella Scuola Apostolica di Andria e nell’arco di sei anni è responsabile degli Studi, poi dell’andamento disciplinare degli “Apostolini” e finisce con la responsabilità dell’economia, compito che svolgerà anche a Vitorchiano, Pagliare e a Frascati.
Dopo circa venti anni di attività in Italia, chiede di andare in Missione. “Andare in missione e soprattutto in Africa, non era nei miei progetti“, ma “l’occasione è stata una richiesta di aiuto da parte dei Padri che già operavano in Madagascar, perché, dicevano, che quello era il momento propizio per incominciare a impiantare la Congregazione in quella terra … Poiché nessuno si dimostrava disponibile, mi sono offerto io per un lavoro di tre o cinque anni, come mi aveva chiesto il P. Generale“. Sono le sue parole e soleva dire di essere un “Missionario per forza“. Era abituato ai problemi concreti, ma di fronte ai poveri materialmente e spiritualmente, non si rivolge al cielo per chiedere di mandare qualcuno, ma si rimbocca le maniche per agire secondo le sue possibilità. “Perché sono in missione? Sarei restato volentieri in Italia. Le difficoltà di cibo e acqua mi spaventano. Come temperamento pensavo di non adattarmi alla vita missionaria, ero schizzinoso. E allora perché‚ sono qui? Perché questa gente ha bisogno di essere aiutata“.
Il 19 settembre 1985 giunge in Madagascar nella Missione di Imerimandroso.
Dopo tre anni va a Antananarivo, la capitale, per seguire i lavori di costruzione della casa per i Seminaristi studenti e collabora con P. Cardillo Umberto anche nella nostra Parrocchia di Ambohimirary. Nel 1993 ritorna a Imerimandroso, dove rimane fino al 2015, quando, dopo interventi al cuore, è costretto a ritornare in Italia.
Era andato in Missione per starci al massimo 5 anni e vi rimane per 30 anni, “perché questa gente ha bisogno di essere aiutata”. Questa è la chiave di volta della sua attività missionaria. A Imerimandroso Padre Giuseppe, abituato ai problemi concreti, fa di tutto: a secondo delle necessità diventa elettricista, idraulico, muratore, geometra o contadino. Senza mai dimenticare di essere Missionario. Il distretto di Imerimandroso abbraccia oltre venti distretti e villaggi.
Con le sue competenze, anche finanziarie, in collaborazione con i Confratelli e anche con il contributo della Provincia ITM, si è adoperato in tante attività e costruzioni, in particolare la casa dei Catechisti con il teatro a Imerimendroso con la scuola per ragazzi gestita dalle Suore; un’altra scuola e alcune chiese nei villaggi. Il lavoro di P. Giuseppe e dei Padri Dehoniani è stato intenso in tutte realtà delle quali aveva bisogno la popolazione, in modo speciale la formazione umana, cristiana e professionale dei ragazzi e delle ragazze. La falegnameria, la scuola di agricoltura, l’atelier (ambiente per promozione femminile) … hanno preparato e formato tanti giovani e ragazze a esercitare un mestiere, dopo aver conseguito il diploma. Non è mancato la formazione all’igiene sanitaria e a rendere le loro capanne più igieniche e confortevoli. Tutto questo è stato fatto con lo spirito cristiano-dehoniano.
Le sue condizioni di salute (operazione al cuore) non gli permisero di continuare il lavoro in Madagascar. Nel 2015 torna definitivamente in Italia. Negli ultimi anni la salute è peggiorata. Si è ripreso miracolosamente da un forte crisi, anche se poco alla volta le forze vengono meno da costringerlo a usare la sedia a rotelle. Nella sua ultima residenza a Casa S. Maria (Pagliare) di nuovo c’è stato un peggioramento da consigliare il ricovero presso la Clinica delle Suore Mercedarie a Roma, dove è deceduto il 14 agosto 2021.