Padre Luigi Ciccolini è nato il 3 gennaio 1946 e aveva 77 anni. Ha emesso la prima professione il 29 settembre 1963 ed è stato ordinato sacerdote il 13 maggio 1973.
Attualmente viveva in Bolognano d’Arco (Italia). Apparteneva alla Provincia ITM.
Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. (Gv 14,1)
Padre Luigi Cicolini figlio di Framcesco e Giuseppina Di Teodoro, è nato a Controguerra (TE) il 03 ottobre 1946 ed è stato battezzato il 13.10.1946.
Dopo le scuole elementari al suo paese ha frequentato a Casa S. Maria (Pagliare) le scuole Medie e il Ginnasio dal 1957 al 1962. Ha emesso la Prima professione il 29.09.1963, dopo aver frequentato il Noviziato a Foligno. Dal 1963 al 1967 è stato a Foligno, frequentando il Liceo presso il Seminario Regionale di Assisi, terminando con la Maturità classica.
Da settembre 1967 a settembre 1969 è stato Assistente dei Seminaristi a Casa S. Maria. Presso la Gregoriana di Roma ha fatto cinque anni di Teologia, terminando con la Licenza in Sacra Teologia. La residenza è stata per un anno in via Teulada e poi a Frascati, dove è stato ordinato Sacerdote il 13 maggio 1973.
Subito dopo l’Ordinazione è stato destinato a Vitorchiano come professore. Nel 1975 è andato a Foligno e per dieci anni è stato Educatore e Professore di Italiano, Latino e Storia nel nostro Liceo parificato.
Ha collaborato a Napoli per quattro anni con LTM (Laici Terzo Mondo), prima di andare a Cosenza dove è rimasto per undici anni, facendo Ministero, Economo e per nove anni Superiore e Parroco. In questi anni è stato anche nel Consiglio provinciale per dodici anni.
Dopo cinque anni a Roma-Quarticciolo come Superiore e Parroco, è stato nominato Superiore provinciale, carica ricoperta per sei anni.
Negli ultimi dodici anni è stato Rettore del Santuario “SS. Salvatore” ad Andria e del Santuario “Cuore Immacolato di Maria” a Pagliare fino a febbraio 2023, quando si è ammalato di depressione. Sono stati mesi difficili per lui e per quanti gli sono stati vicini.
È stato assistito continuamente giorno e notte da persone preparate, appartenenti a O.S.S (Operatori Soci Sanitari). La situazone è diventata difficile da gestire. È stato visitato e seguito da specialisti.
La decisione di portarlo a Bolognano è stata sofferta, ma resa necessaria, perché non migliorava. La speranza era che vivendo in un clima diverso, con altri Confratelli, potesse migliorare. Il primo mese a Bolognano faceva bene sperare…
Questi ultimi mesi di sofferenza, di malattia e di difficoltà, che hanno caratterizzao la sua vita, non possono cancellare il grande bene che ha fatto nel suo ministero, esercitato con fede, con dedizione e con spirito dehoniano. Molte sono state le testimonianze di affetto e di stima.