Padre Sergio Filippi è nato il 23 Gennaio 1935 e aveva 86 anni. Ha emesso la prima professione il 29 Settembre 1952 ed è stato ordinato sacerdote il 25 Giugno 1961.
Attualmente viveva in Lisboa (Portogallo). Apparteneva alla Provincia POR.
Venite ad me, omnes qui laboratis, et onerati estis: et ego reficiam vos. (Mt 11,28)
Cari Confratelli,
La pandemia COVID-19 è arrivata anche qui alla Casa Provinciale circa due settimane fa. I diversi test effettuati sui sei membri della Comunità hanno rivelato tre casi positivi e molti negativi. Don Sergio Filippi è stato uno dei casi positivi. Aveva alcuni sintomi della malattia, ma niente di particolarmente grave o che giustificasse un ricovero in ospedale. Una delle richieste più insistenti di P. Sergio durante questi giorni era che non lo portassimo in ospedale.
Ha vissuto isolato nella sua stanza in questi ultimi giorni, come dettano le raccomandazioni e le regole delle autorità sanitarie, e il nostro contatto con P. Sergio è stato molto intenso. Nonostante questo disagio, abbiamo avuto colloqui regolari nel corso dei giorni. Ieri sera è stata una delle volte in cui P. Sergio è stato più loquace e di buon umore, ripetendo ancora una volta come si sentiva a suo agio nella Comunità, nel suo spazio. Questa mattina non ha risposto alle chiamate insistenti quando siamo andati a portargli la colazione. È morto durante la notte. I medici dell’Emergenza Medica dicono che sono venuti qui per confermare che è morto serenamente, a giudicare da come era sdraiato. Il Signore della Vita lo ha certamente accolto nel suo infinito abbraccio di misericordia. Che riposi in pace!
Sergio ha vissuto praticamente tutta la sua vita religiosa e sacerdotale nella nostra Provincia portoghese, come attestano i dati biografici che riportiamo qui sotto. Gli ultimi anni li ha trascorsi qui nella Casa Provinciale, dove era una presenza molto apprezzata. Abbiamo apprezzato soprattutto la sua lucidità, la sua incredibile memoria, la sua volontà di rimanere attivo e la sua autonomia, alla bella età di 86 anni che aveva compiuto il 23, giorno in cui, nonostante tutte le restrizioni, abbiamo fatto gli auguri a porte chiuse. Abbiamo solo motivo di rendere molte grazie a Dio per tutto quello che ci ha lasciato P. Sergio, di una buona realizzazione, di una ricerca incessante di conoscenza, di un esempio di consacrazione e di vita sacerdotale.
Sergio Filippi
Nato a Trento, Sergio Filippi era dehoniano dal 1952 e sacerdote dal 25 giugno 1961. Anni dopo ci ha raccontato che nella sua infanzia, quando si sapeva che era stato guarito da una malattia che lo aveva condotto punto di morte, tale guarigione miracolosa era dovuta a P. Dehon. Tutta la vita di Sergio, nei suoi viaggi e nei suoi ricordi, rivelerà una ricerca di Dehon che aveva cambiato la sua vita.
Fu inviato in Portogallo alla fine del 1963, dove i primi dehoniani, anch’essi italiani del Nord, erano arrivati a cavallo tra il 1946 e il 1947.
L’idea era quella di laurearsi in filosofia per poter insegnare sia nei seminari della Congregazione che nell’Istituto Superiore di Studi Teologici (ISET) di Coimbra. Questo viaggio, tuttavia, fu breve. Dopo aver conseguito la licenza in teologia alla Pontificia Università di Salamanca nel 1967, ha insegnato solo fino al 1971. Dieci anni dopo, Lello pubblicherà una parte della sua tesi di laurea in filosofia, sulla nostalgia come caratteristica nella definizione dell’identità portoghese.
Dall’inizio degli anni ’70, si è concentrato sul servizio diretto della Provincia. Il suo rigore e il suo metodo, che aveva rivelato in ambito accademico, furono indirizzati alla preparazione del Direttorio Provinciale, di cui era membro; fu amministratore economica delle Comunità di Porto, Aveiro e Lisbona, specialmente nella Chiesa degli Italiani di Nostra Signora di Loreto dal 1980 al 1989, e si mise al servizio di segreteria nella corrispondenza con i nostri benefattori, che sviluppò insieme al servizio di economo, durante il lungo periodo in cui visse nella casa del Noviziato di Aveiro (Esgueira), dal 1989 al 2011.
Quell’anno entrò la in una profonda depressione, che riuscì a superare. Appartenendo alla comunità della Casa Provinciale, cominciò gradualmente a lavorare sugli archivi della Chiesa di Loreto. Nel 2014 lancia un’opera sulla storia della Chiesa italiana, la Chiesa di Loreto, e nel 2017 una biografia di uno dei rettori di quella Chiesa: Monsignor Prospero Peragallo (1823-1916). P. Sergio investì dieci anni di presenza a Lisbona nell’organizzazione dell’archivio della Chiesa di Loreto, che ha ricevuto il plauso pubblico di diversi storici, così come nella ricerca relativa alla presenza degli italiani a Lisbona presso la chiesa di Loreto, la cui sstoria ha più di 500 anni. Stava concludendo, in questi ultimi dieci anni, le sue memorie, che saranno presto pubblicate.
Ha potuto vedere in p. Sergio una fedeltà irreprensibile alla preghiera e alla vita comunitaria. Il COVID-19 ci ha portato via P. Sergio la mattina del 28 gennaio 2021, cinque giorni dopo il suo 86° compleanno. Ci ha lasciato la nostalgia della sua presenza discreta, modesta e sempre disponibile. Il nostro cuore trova pace in quest’ora immaginando la gioia nel volto di P. Sergio per il grande incontro che ha preparato ogni giorno.
Lodiamo il Signore per questa vita così dehoniana che ora la diamo nelle sue mani.
Grazie, padre Sergio! Fino a sempre.
José Agostinho de Figueiredo Sousa, scj, superiore provinciale