Polonia: I Dehoniani organizzano la Conferenza provinciale
“Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli” (1Cor 1,26a). Dal 5 al 10 febbraio, presso la Domus Mater a Cracovia, questo invito pronunciato dall’apostolo Paolo diventa occasione di riflessione per i partecipanti all’ottava Conferenza provinciale della Provincia polacca dei Dehoniani. Seguire la vocazione da vicino ed osservarla con occhi pieni di fede; aprirsi al suo mistero e guardare la sua dinamicità interna; ascoltare lo Spirito, per poter riconoscere le direzioni e gli ambiti dei vari impegni a cui oggi siamo chiamati dal Signore; infine, riflettere sulle possibilità dell’accompagnamento dei giovani, ponendosi al loro fianco sulle strade che conducono alla scoperta del proprio “Seguimi”.
Queste sono solo alcune delle prospettive racchiuse nel tema della conferenza: “Vocazione – consacrazione – missione. Aperti al mistero della vocazione”.
Oltre ai membri della curia provinciale e ai confratelli che lavorano in Polonia, alla Conferenza parteciperanno anche i confratelli di Bielorussia, Finlandia, Moldova, Slovacchia e Ucraina, i quali rappresenteranno le diverse comunità dei distretti dipendenti dalla provincia POL.
Ogni giorno dell’incontro sarà un tempo di meditatio sulle diverse dimensioni della vocazione: vocazione alla viva e profonda relazione con Colui che ci chiama; vocazione alla fedeltà e alla perseveranza nella realizzazione della missione ricevuta; la difficile vocazione ad essere profeta nella propria patria, nella propria comunità dehoniana. A questa crescente complessità della realtà della vocazione, i partecipanti alla conferenza saranno quotidianamente introdotti grazie agli interventi dei relatori, tra cui Mons. Jacek Kiciński CMF (vescovo ausiliare della diocesi di Wrocław e presidente della Commissione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica della CEP), Mons. Marek Stolarczyk (vescovo ausiliare della diocesi di Warszawa-Praga) e p. Jarosław Klimczyk CRL (impegnato nella pastorale vocazionale giovanile). Le loro idee, provocazioni e ispirazioni, alimenteranno i lavori dei gruppi, ma anche la preghiera personale e comunitaria.