Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri
C’è fermento tutto intorno a noi. Sentiamo tremare la terra sotto i piedi. Il fermento di “ascolto, accoglienza e ricezione” che dà origine alla trama di “La sua via è la nostra via” è lo stesso fermento che muove ognuno di noi nel viaggio dell’Avvento. Riconoscendo che le strutture sono per la missione, la Lettera programmatica 2018-2024 sviluppa e rafforza in modo creativo strutture di sinodalità, collaborazione e networking come mai era stato fatto in precedenza!
Nella Lettera si percepisce anche l’invito fatto a ognuno di noi e alle nostre entità a “preparare urgentemente la via per il Signore”. Eppure, forse in nessun altro momento della storia siamo così fortemente e dolorosamente consapevoli che in questo presi da questo fermento non abbiamo non si soffermiamo più a leggere i segni dei tempi. I segni dei tempi devono farci riflettere! I cambiamenti climatici, lo sconvolgimento della difesa dell’ambiente, i migranti e i rifugiati, la tratta di esseri umani, l’ascesa del nazionalismo bianco, le donne nella chiesa e nel mondo… sono i segni dei tempi attuali. Dov’è la nostra presenza dehoniana e la nostra voce in tutto questo? Non si può più continuare come è stato fatto finora. Prestando ascolto ai profeti del passato e a quelli attuali che gridano nel deserto dei nostri giorni, a Greta Thunbergs, anche noi siamo chiamati a unirci al loro grido per ad essere “profeti dell’amore e servitori della riconciliazione degli uomini e del mondo” (Cst 7). Dobbiamo essere chiari, ciò che distrugge la terra, distrugge l’umanità ferita. Dobbiamo difendere la vita, una vita che sia sempre in abbondanza per tutti, dal grembo materno alla tomba.
Prova a immaginare quanto la presenza e le voci di duemila dehoniani possano fare la differenza! La misericordia e l’amore di Dio che ci sono stati rivelati nel Sacro Cuore di Gesù ci spingono a lavorare in solidarietà con gli altri per “preparare la via del Signore”.