Nel giorno della conclusione del Sinodo, la comunità della Casa Generalizia, che l’ha seguito con la sua preghiera, ha ricevuto la testimonianza e il racconto di due padri sinodali, i nostri confratelli Mons. Vital Chitolina, vescovo di Diamantino, e Mons. Vilson Basso, vescovo di Imperatriz.
Entrambi sono coinvolti nella ricca e complessa realtà dell’Amazzonia. Ma non sono i soli dehoniani, infatti altri nostri confratelli scj (40 circa) sono presenti in 9 diocesi e 19 parrocchie della così detta Amazzonia legale.
Nei 21 giorni di ascolto e riflessione condivisa, l’attenzione dei 185 padri sinodali si è rivolta alle questioni pastorali e al problema dell’ecologia. In questo senso, Papa Francesco ha chiesto a tutti una conversione sinodale ovvero che tutti guardino insieme verso la stessa direzione, verso una conversione pastorale, culturale, ecologica e sociale. Secondo i nostri confratelli vescovi, tale conversione, insieme alla diagnosi del sinodo, risulta indispensabile perché la crisi socio-ambientale, che colpisce i popoli dell’Amazzonia ma riguarda tutto il mondo, sia veramente affrontata.
I nostri confratelli hanno inoltre riportato l’appello del Papa a una formazione presbiterale, e di vita religiosa, che sviluppi maggiormente la dimensione missionaria, anche con una esperienza in realtà di missione, e quindi anche in Amazzonia. Ai religiosi, in particolare, si è chiesto di non stare ad aspettare che i fedeli vengano, ma di muoversi incontro per portare la buona novella.