02 dicembre 2020
02 dic 2020

“Sono ricco della memoria storica della Congregazione”

P. Jozef Golonka ha dedicato 11 anni della sua vita religiosa e sacerdotale nell’archivio della Casa Generalizia dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Terminato il suo servizio, ci racconta questo servizio, a volte non pienamente compreso.

di  Jozef Golonka, scj

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Su richiesta dell’allora Superiore Generale, P. José Ornelas Carvalho, durante il Capitolo Generale nel 2009, da settembre di quello stesso anno ho cominciato il lavoro nell’archivio generale. La nomina ufficiale da me ricevuta è stata fatta con data di inizio mandato a partire dal 01.01.2010, però – come ho appena specificato – già da alcuni mesi svolgevo il mio servizio per la congregazione scj lavorando in archivio. Il mio primo compito nell’archivio generale consisteva nella sistemazione della biblioteca della congregazione, che era molto trascurata, con tanti libri non inseriti nel programma e tante riviste non completate da diversi anni. Nel frattempo mi sono impegnato anche nel capire la struttura dell’archivio, del deposito dei documenti ed imparare dove mettere alcuni documenti senza classificazione.

Per lavorare nell’archivio è necessario essere preparati, prestare attenzione a non sbagliare con la classifica dei documenti. In particolare in una congregazione religiosa è obbligatorio avere una buona conoscenza sia teologica sia della struttura dell’Istituto religioso. Perciò prima di cominciare il lavoro concreto nell’archivio dei documenti, ho fatto il corso annuale per archivistica alla scuola dell’Archivio Segreto Vaticano. Questo corso si è svolto nell’anno 2011/12. Prima non era possibile farlo a causa delle limitazioni delle iscrizioni. E per lavorare più efficacemente nell’archivio, durante le vacanze, ho studiato la lingua francese.

Il nostro archivio generale era abbastanza sistemato fisicamente, ma mancava una catalogazione e inventariazione. Queste mancanze provocano grande difficoltà per gli studiosi e ricercatori. Solo la parte del nostro fondatore è stata già catalogata e digitalizzata. Dopo il corso archivistico e gli studi personali, ho ricevuto l’incarico di impegnarmi per trovare un programma adatto per il nostro archivio, per poter cominciare la digitalizzazione. Purtroppo non c’erano programmi compatibili con il programma “Secretarius” in uso alla Segreteria Generale e alla fine il Superiore Generale, P. Ornelas, ha deciso di preparare un programma in collaborazione con me e con un altro archivista laico che sta lavorando nell’archivio dei carmelitani scalzi a Roma. Alla fine dell’anno 2014 il programma per il nostro archivio era pronto e abbiamo cominciato la digitalizzazione.

Poiché la localizzazione dell’archivio generale non era all’epoca la più idonea e avrebbe potuto causare problemi di stabilità a motivo del suo peso, è stato deciso dal Governo generale di traslocarlo dal terzo piano al primo piano. Trasloco è di fatto avvenuto nel 2013.

Come già è stato detto, la digitalizzazione dell’archivio è iniziata a partire dal dicembre del 2014. Sono stati creati vari settori dell’archivio per facilitare il lavoro e la ricerca. Per un anno sono stato aiutato in questo lavoro con il nuovo programma da un giovane laico, il quale è stato impegnato nella digitalizzazione del settore delle missioni della procura di Bruxelles. Io invece ho cominciato il lavoro nel settore dei Capitoli e delle Conferenze generali. Negli ultimi tre anni la signora Patrizia Farcomeni è stata integrata nel lavoro in Archivio.

Durante tutto il periodo – da dicembre 2014 fino a settembre 2020 – sono stati digitalizzati seguenti settori:

  • Archivio di P. Prèvot: 52 contenitori, 257 fascicoli, 3820 documenti.
  • Archivio dei Capitoli Generali: 82 contenitori, 423 fascicoli, 4250 documenti – settore completo.
  • Archivio delle missioni della Procura di Bruxelles, di Mons. Grison e SAM: 26 contenitori, 178 fascicoli, 6732 documenti –
  • Raccolte Varie: 4 contenitori, 4 fascicoli, 3869 documenti – corrispondenza del Superiore Generale P. Ornelas – solo digitale.
  • Archivio Storico: 53 contenitori, 289 fascicoli, 8919 documenti – questo settore è in continuazione e sarà il più ampio di tutti i settori.

Durante il mio periodo da archivista generale sono stati registrati circa 400 ricercatori nell’archivio generale, senza contare le richieste nella biblioteca della congregazione. Dall’osservazione delle richieste si nota che ogni anno aumenta l’interesse dei ricercatori scientifici ed altri di collaborare con l’archivio dei dehoniani. Dato che tanti documenti, però, non sono ancora catalogati, viene sempre posta la domanda: “come devo citare il documento?”.

A volte dal governo generale giunge la domanda: “Quanti sono stati gli archivisti? Erano presenti fin dall’inizio? ecc. Ecco la lista dei padri incaricati di lavorare nell’archivio:

  1. Raaijmakers Gerhard: 29.11.1970-01.10.1987
  2. Driedonkx Egidio: 01.09.1988-01.09.1992
  3. Seidel Otto: 01.09.1992-1998
  4. Borst Adriano: 01.01.1998-01.04.2002
  5. Jozef Golonka: 01.01.2010-22.09.2020

Gli altri lavori eseguiti nell’archivio:

  1. Riordinamento della biblioteca della congregazione con la raccolta delle riviste incomplete.
  2. Partecipazione ai convegni degli archivisti.
  3. Ricerca dei vari documenti alla richiesta dei confratelli ed altre persone.
  4. Preparazione dell’anniversario dei 60 anni della casa della Curia Generale a Via del Casale di S. Pio V, 20 – Una presentazione storica di questa casa.
  5. Per presentare alla congregazione i nuovi libri pubblicati dai nostri confratelli ho scritto alcuni articoli sulle pubblicazioni arrivate alla biblioteca della congregazione, evidenziati sul sito della curia generale. Erano anche altri articoli scritti per le varie occasioni.

Ho preparato varie mostre per diverse occasioni nella casa:

    • Mostra di 22 Capitoli Generali
    • Almeno 4 mostre nei diversi anni per l’occasione della memoria dehoniana
    • Per 5 anni le mostre in occasione dell’anniversario della nascita di P. Dehon
    • Mostra per i martiri dehoniani 2016, 2017
    • Beato Giovanni della Croce
    • Giorno del ricordo del “DECRETUM LAUDIS”
    • 60 anni della Casa Generalizia in Via del Casale di S. Pio V, 20
    • Mostra dell’anniversario della morte di P. Prévot
    • Paolo VI e i Dehoniani in occasione della canonizzazione
    • Vocazioni dehoniane in Europa
    • I Papi e le nomine dei vescovi dehoniani per l’incontro dei vescovi scj
    • Il Sacro Cuore prima e dopo le apparizioni di Margherita Maria Alacoque
    • Mostra su P. CapelliI più importanti anniversari dell’anno scorso preparato per ogni mese.

L´Archivista rimane spesso una persona sola ed invisibile. L´archivio è stato trattato come una ultima cosa da interessarci. Tra i piaceri personali nella miniera della storia della congregazione ho vissuto anche i dispiaceri che ti scoraggiano e ti fanno la domanda: “perché lavori ancora, per chi lo fai, chi si interessa del tuo lavoro e delle tue difficoltà ed ostacoli?”.

Tutto che ho fatto in questa casa sia nell’archivio, sia nella casa o nel pastorale da sacerdote del Sacro Cuore di Gesù, concludo con una sentenza: “Ad maiorem Dei gloriam”.

Ho dedicato 11 anni della mia vita sia religiosa che sacerdotale per i lavori nell’archivio della Casa Generalizia dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù. Il lavoro ho trattato come il mio arricchimento sia storico che spirituale. La bellezza della corrispondenza dei confratelli. Le loro gioie e preoccupazioni per le missioni mi facevano le domande sulla mia fede, disponibilità al Signore, mio “Ecce venio” nel lavoro che stavo svolgendo. Dopo di tutti anni dedicati all’archivio con tutta soddisfazione personale devo dire che il tempo non era perso. Sono ricco della memoria storica della congregazione e dello sviluppo spirituale di essa. Spero che il nuovo archivista, il mio successore, non perda tutto questo che è stato digitalizzato e riordinato nell’archivio, ma continuerà il grande lavoro della digitalizzazione cominciato dal 2015.

Che cosa posso augurare a P. Fernando (ndr: il nuovo confratello che segue archivio) ? Soprattutto una grande pazienza, buona vista per leggere bene i manoscritti, e ovviamente mettere il suo cuore nel lavoro perchè possa fare la parte dell’apostolato personale nella Congregazione SCJ.

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