27 febbraio 2021
27 feb 2021

“Tempo di grazia” nell’Assemblea Provinciale BRE

All'inizio di febbraio la Provincia BRE ha tenuto la sua Assemblea Provinciale e in quell'occasione fr. Rodrigo Victo ha emesso la sua professione perpetua.

di  Luiz Alípio de Souza Neto, scj

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La Provincia del Brasile Recife (BRE) si è riunita in assemblea dall’8 all’11 febbraio di quest’anno. A causa della pandemia di Covid-19, l’Assemblea Provinciale si è svolta in modo ibrido, con i confratelli presenti nella sala conferenze della Casa Provinciale e altri che hanno seguito l’evento in una sala virtuale su Google Meet.

Questa Assemblea Provinciale è stata caratterizzata dalla presentazione del progetto di revisione e aggiornamento della Ratio Formationis Provincialis, presentato dall’Equipe dei Formatori; una conferenza virtuale con p. João Paulo Tabarelli Moreira (Superiore della Regione Paraguay) sulla preparazione della prossima Conferenza Generale, sulla base di Fratelli Tutti; la presentazione delle relazioni delle Case di Formazione, delle Commissioni, del Centro Sociale Padre Dehon, della Scuola e della Casa Provinciale; celebrazione dei voti perpetui di fr. Rodrigo Victor, nella Parrocchia di Nostra Signora del Rosario; oltre alla condivisione fraterna in tutta l’assemblea.

Durante l’apertura dei lavori, il Superiore Provinciale p. Josemar de Lima ha accolto con grande affetto i nuovi confratelli che hanno emesso i loro primi voti lo scorso 2 febbraio: Diego Albuquerque, Douglas Câmara, João Batista e José Romário; ha anche sottolineato l’ammissione del postulante Derik Oliveira al noviziato.

Festeggiamo con grande gioia:

  • 95 anni di vita di P. Brás Severino (il più anziano SCJ);
  • 50 anni di vita sacerdotale dei padri Carlos Alberto, José de Ribamar e Renato Maia;
  • 50 anni di vita religiosa di P. Renato Maia;
  • 40 anni di vita sacerdotale dei padri Antônio Gonçalves e João Batista;
  • 30 anni di vita sacerdotale di Mons. André Vital e di P. Dagnaldo Alexandre;
  • 25 anni di vita sacerdotale dei padri Francisco Belarmino, Izaú Cavalcanti e Josenildo Cândido.

Alla fine dell’assemblea, celebrando la memoria liturgica di Nostra Signora di Lourdes, rendiamo grazie per i sei anni di vita sacerdotale di P. Luiz Alípio.

Seguono ora due ricche interviste su alcuni degli argomenti trattati sopra: la prima con il nostro Superiore Provinciale, P. Josemar de Lima, e la seconda con il nostro più recente religioso di voti perpetui, fr. Rodrigo Vitor.

P. Josemar, l’Assemblea Provinciale è un aggiornamento “per tempi nuovi e opere nuove”, come diceva il nostro Fondatore. Come valuta questi aggiornamenti/rinnovamenti visti nell’Assemblea?

Lo svolgimento dell’Assemblea della Provincia BRE è stato veramente un tempo di grazia in cui il Signore, per la potenza dello Spirito Santo, ha illuminato tutti i partecipanti. Anche se tenuta in modalità ibrida, è stata un momento di comunione, riflessione e valutazione per continuare la nostra missione in tempi così difficili. La valuto in modo positivo, perché abbiamo avuto l’opportunità di sapere come sta andando la vita della Provincia, tutto ciò che è buono e ciò che deve essere migliorato.

Quali sono le aspettative per la nostra Provincia da questi “aggiornamenti”?

Abbiamo notato molti frutti che sono emersi da questa Assemblea, e per questo dobbiamo ringraziare Dio, e cioè: 1. Presentazione dell’aggiornamento della Ratio Formationis Provincialis; 2. Sviluppo di una sensibilità sociale cercando di essere consapevoli che la solidarietà è l’espressione del nostro carisma, e così, partendo dal vedere, sentire e curare, è stato presentato il progetto della Casa d’Appoggio Padre Dehon, che è ancora da migliorare e per il quale si sono cercati specialisti per valutarlo meglio; 3. Conoscenza dei progressi del processo di amministrazione condivisa della nostra scuola Nossa Senhora de Fátima presente nella città di Paulista/PE; 4. Presentazione del progetto di raccolta fondi.

Fr. Rodrigo, puoi descrivere brevemente il tuo itinerario di formazione dehoniana?

Dico sempre che la mia vocazione è nata nella condivisione con i Padri Dehoniani della mia città. Non credo che la “chiamata” sia avvenuta in una data importante ed emblematica, ma è stato per l’esempio avuto che sono stato attirato da questa vocazione. Dalle buone relazioni con la gente e dalla cura della vita sacramentale che i miei parroci hanno sempre avuto, mi sono sentito spinto a cercare questa vita di donazione per la mia storia. Nella mia parrocchia sono stato chierichetto, catechista e legionario, e mi sono sempre trovato molto inserito nella vita pastorale.

Sono entrato nella Congregazione all’età di 17 anni, il 10 febbraio 2012, nel Seminario Santo Antônio (Paulista/PE) e l’anno successivo ho iniziato gli studi filosofici presso l’Università Cattolica di Pernambuco. Nel 2016 sono entrato nel noviziato Coração de Jesus (Barretos/SP), dove ho emesso i miei primi voti nella Congregazione il 15 gennaio 2017. Nello stesso anno, mi sono trasferito nella comunità Sagrado Coração de Jesus (Taubaté/SP) e ho iniziato gli studi teologici presso la Facoltà Dehoniana, concludendoli nel 2020. Il 10 febbraio scorso ho fatto la mia professione perpetua.

Attualmente, sono in stage pastorale, e collaboro con P. José Daniel nella parrocchia di Nossa Senhora do Perpétuo Socorro, a Fortaleza/CE. Così, confidando nella grazia divina, mi sto preparando al ministero sacerdotale per servire Dio attraverso la Chiesa e la Congregazione nel miglior modo possibile.

Che messaggio daresti a quanti sono in ricerca vocazionale e ai seminaristi che vivono nell’ambito dehoniano?

Durante tutto il mio percorso vocazionale, mi sono sempre chiesto ero sulla strada giusta, e se la mia preparazione al ministero ordinato è stata finalizzata a rendere felici anche gli altri. Credo che nella mente di ogni giovane si presenti sempre l’incertezza del futuro, e oggi, di fronte a una situazione in cui tutto è effimero, rifletto sempre sull’importanza e la responsabilità di prendere un impegno per tutta la vita. Come dico sempre, la Chiesa mi ha offerto un’opportunità di crescita e di acquisizione di valori per cui sono molto grato. E a poco a poco, stando attento ai dettagli di Dio, sto percependo la conferma della chiamata che mi ha rivolto, e mi rendo conto che la vita religiosa e il cammino verso il ministero ordinato mi ha fatto e mi farà molto bene, perché sono soddisfatto di quello che faccio e credo che questo sia un cammino di umanizzazione attraverso il quale posso aiutare molte persone.

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