Nel ricordo del Beato Juan Maria de La Cruz riprendiamo alcune considerazioni che nel 2001, p. Virginio Bressanelli, allora generale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore, ha proposto nel giorno della prima commemorazione del Beato.
“Non è un caso, che abbia conosciuto la nostra Congregazione nella Cappella delle religiose Riparatrici, dove andava a fare la sua adorazione. Gli ideali di oblazione, amore e di riparazione; la centralità dell’amore di Dio manifestato nel mistero del Cuore aperto di Gesù; la forte accentuazione eucaristica (Messa e Adorazione); la tenera devozione a Maria; l’obbedienza e la disponibilità totale al Signore e ai fratelli; sensibilità sociale e la cura per i poveri; erano valori che il Beato Juan Maria de la Cruz già ha portato con sé e hanno trovato, nella Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore, lo spazio per crescere e svilupparsi fino ai livelli dell’eroismo”.
“Le note spirituali che ci ha lasciato, frutto delle sue riflessioni e propositi in occasione dei suoi ritiri ed esercizi spirituali, mostrano le sue forti radici nello spirito della Congregazione. Colpisce la chiarezza e praticità con cui viene concretamente tradotto il significato di riparazione in relazione a Dio, e in relazione alla realtà umana del peccato personale e sociale. È stata la sua profonda esperienza dell’amore di Dio che gli ha permesso di prendere e vivere l’essenza del nostro carisma di amore e di riparazione”.
Sempre in quella celebrazione del 21 settembre 2001 è stato indicato come Patrono delle vocazioni dehoniane e di tutto il lavoro di promozione delle vocazioni, ed anche particolare patrono di tutti i nostri benefattori.
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