Seminario teologico
Madrid, giovedi, 11 maggio
Il quarto e ultimo giorno del Seminario teologico di Madrid è stato quello della sintesi. Dopo una giornata impegnativa di conferenze (8 maggio) e due giorni nei quali le Commissioni teologiche continentali hanno esposto le loro riflessioni (9-10 maggio), la giornata conclusiva ha richiesto ai partecipanti anzitutto un confronto nei gruppi continentali per individuare, nei contesti di appartenenza, a partire da quanto ascoltato, le sfide più urgenti, le opportunità da cogliere e le risorse (culturali e carismatiche) che i dehoniani possono mettere in gioco per accompagnare il passaggio verso un’economia inclusiva, sostenibile e giusta.
Condivise le riflessioni dei gruppi, è stato il momento di dedicarsi al testo del Messaggio finale, preparato da un comitato di redazione e discusso in assemblea. La necessità di uscire da una visione predatoria in rapporto al creato per puntare su un’economia umana ed ecologica; l’urgenza di immaginare, attuare e gestire buone pratiche nell’uso delle risorse; la scommessa di rovesciare la tendenza alla privatizzazione, puntando sulle risorse che abbiamo imparato a definire «commons», la cui gestione coinvolge l’altro e il diverso in una relazione per la quale egli cessa di essere estraneo e rivale per divenire fratello e sorella. Sul versante carismatico, la sfida di riparare le ferite prodotte dalla visione economica dominante e di ripensare l’oblazione – che è orizzonte empatico, docile e rispettoso – come una via relazionale indicata dallo Spirito.
Il Messaggio – nel quale sono abbozzate alcune proposte e ipotesi di lavoro – sarà presto pubblicato e consegnato a tutta la Congregazione, perché quanto vissuto a Madrid sia solo l’inizio di un impegno concreto e duraturo su una questione sociale di portata epocale.