Visita canonica del Superiore Generale alla Provincia Portoghese
Carlos Luis, Superiore Generale della Congregazione, e P. Levi, Consigliere Generale, hanno dedicato un mese alla visita della Provincia portoghese. La visita è servita non solo a conoscere la vita e la missione dei dehoniani in Portogallo, ma anche a rafforzare e approfondire i legami con la Congregazione e a rafforzare lo spirito del Sint Unum.
Carlos Luis Suárez Codorniú, Superiore Generale e P. Levi dos Anjos Ferreira, Consigliere Generale, hanno effettuato la visita canonica alla Provincia portoghese dall’8 maggio al 7 giugno. Per un mese hanno visitato e incontrato tutte le comunità, hanno avuto l’opportunità di parlare personalmente con ogni religioso, hanno visitato i principali centri di attività pastorale, hanno avuto contatti con i laici, hanno incontrato i vescovi delle diocesi in cui sono presenti i dehoniani, hanno rilasciato interviste ad alcuni mass Media? Hanno anche avuto l’opportunità di visitare la sede della Conferenza Episcopale Portoghese e la sede della Giornata Mondiale della Gioventù, dove sono stati informati del gigantesco lavoro che si sta facendo per accogliere più di un milione di giovani che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù. Alla Provincia portoghese è stato affidato il coordinamento del “Parco del Perdono” dove i giovani potranno accostarsi al sacramento della riconciliazione. “È una responsabilità molto bella quella che abbiamo ricevuto ed è molto in sintonia con la nostra spiritualità”, ha sottolineato il Superiore Generale.
Dopo questo programma davvero impegnativo, la visita del Superiore Generale si è conclusa con un incontro con il Superiore Provinciale e il suo Consiglio per fare un bilancio di questi giorni trascorsi in Portogallo. La visita del Superiore Generale alle comunità è stata un’occasione per conoscere e valutare la qualità della vita comunitaria e la missione svolta dalla Chiesa in Portogallo. La visita è servita anche a rafforzare il legame della Provincia con la Congregazione in un’esperienza più completa del Sint Unum. Le sfide che la Congregazione si trova ad affrontare oggi in molte parti del mondo sono molte e la Provincia non può rimanere indifferente ad esse: è chiamata ancora una volta a rilanciare la dimensione missionaria che fin dall’inizio ha caratterizzato la presenza dehoniana in Portogallo.
Al termine della sua visita alla Provincia, il Superiore Generale sottolinea la dimensione di speranza che ha percepito in questo tour del Portogallo: “Direi che i dehoniani sono una speranza per il Portogallo, che i dehoniani sono una speranza per la Chiesa, nella misura in cui siamo fedeli al carisma che abbiamo ricevuto e sappiamo essere testimoni fedeli del Vangelo. In questo senso, credo che la provincia del Portogallo abbia magnifici religiosi che desiderano esprimere molto di ciò che vivono come cristiani, come persone consacrate, nelle scelte apostoliche che hanno fatto. La Provincia ha una buona età media, ha un numero significativo di religiosi molto attivi. E questo è sempre un motivo di speranza, ma solo nella misura in cui restiamo fedeli alle nostre radici e a ciò che la Chiesa ci ha affidato”.
Uno dei momenti salienti della visita è stata la partecipazione al Pellegrinaggio della Famiglia Dehoniana a Fatima, che si è svolto il 4 giugno e ha riunito più di mille persone per pregare e socializzare in un autentico spirito di famiglia con persone di tutte le età. Riprendendo le parole del Superiore Generale, si può dire che questa iniziativa, che ha ormai più di 40 anni, è stata un momento importante per capire che “il carisma è proprietà della Chiesa, è un dono della Chiesa, un dono dello Spirito alla Chiesa. Noi dehoniani non siamo i proprietari. Credo che ciò che dobbiamo fare sia sempre sostenere e ammirare le tante sfaccettature di questo carisma che abbiamo appena scoperto. Ha sempre qualcosa in più da dire. È la vita dello Spirito”.
In Portogallo i dehoniani vivono in 16 comunità distribuite in 7 diocesi. L’attività parrocchiale è quella che coinvolge maggiormente i dehoniani (più di 30 parrocchie). L’apostolato sociale, l’insegnamento universitario, la formazione dei candidati, l’animazione missionaria, il lavoro con i giovani e il ministero nei campus sono altre dimensioni importanti che caratterizzano la missione dei quasi 100 religiosi presenti in Portogallo. A questi si aggiungono coloro che servono la Congregazione e la Chiesa nella missione ad gentes in Madagascar, Angola e Mozambico, e coloro che sono espressione dell’internazionalità della Provincia portoghese attraverso la missione che svolgono in Canada, Francia e Italia.