P. Martino-Maria (Agostino) Waguet, Padre Agostino (Leo) Herr (1855-1904). Padre Paolo della Croce (Arturo) Delgoffe (1861-1944), Padre Pietro della Natività (Emilio) Bertrand (1863-1946), Padre Benedetto (Giuliano) Lequeux (1861-1908)
P. Martino-Maria (Agostino) Waguet
Nato a Saint-Quintin il 3 novembre 1862, fu il primo ex alunno del Collegio San Giovanni ad entrare all’Istituto, il 25 dicembre 1880, quando aveva 18 anni. Aveva fatto parte della Conferenza di Saint-Vincent-de-Paul nonché della Congregazione mariana[1].
Emise i primi voti il 23 ottobre 1882 e fu ordinato sacerdote a Lille, il 19 giugno 1886. Diventò quindi vicario nella Parrocchia di S. Martino a Lille.[2]
Padre Rasset scrisse alla sorella religiosa in Haiti, il 23 dicembre 1890: «È un fatto. Ci stabiliamo nel vecchio priorato di Oulchy-le-Chateau per tentare di fare un’opera». L’idea di Mons. Duval, vescovo di Soissons era di organizzare un gruppo di sacerdoti religiosi per rianimare la fede di questa zona, paralizzata dal materialismo. Oulchy-le-Chateau era un paesino di circa 700 abitanti, con due cappelline periferiche. Rasset ebbe con sé due giovani religiosi per aiutarlo e assisterlo: i padri Waget e Noiret i quali predicavano, catechizzavano, curavano tanto bene le celebrazioni…ma il paese era rimasto freddo.
Il Capitolo Generale di Fourdrain del 1893 esaminò la questione della convenienza di lasciare questa parrocchia: i giovani preti si scoraggiavano, non vedendo che scarsi risultati pastorali. Probabilmente il Capitolo si riferiva a padre Waguet che poi lasciò la Congregazione nel 1892[3]. P. Dehon aveva accettato l’opera, vedendo in questa eventualità un segno di fiducia sulla Congregazione da parte della Diocesi.
Padre Agostino (Leo) Herr (1855-1904)
Era fratello di padre Giacomo Herr ed era nato il 15 maggio 1855 a Ettelbruck, Lussemburgo, in certo modo una vocazione frutto della pastorale vocazionale di p. Dehon. Entrato il 7 gennaio 1881, aveva emesso i primi voti religiosi il 23 ottobre 1882 a Saint-Quintin. Ordinato prete il 20 dicembre 1884 a Soissons, alla fine del 1885 succedette a Rasset nella direzione del Patronato fino a quando nel 1888 fu incaricato di raccogliere denaro per la costruzione della chiesa di S. Martino a S. Quintino, dove diventerà il primo parroco.
Quando, nel 1896, emersero varie difficoltà per continuare la costruzione, Herr rinunziò al suo incarico e accompagnò padre Dehon nel mese di settembre 1888 a Roma per ringraziare del “Decretum Laudis”.[4]
Consigliere generale dal 1888 al 1896, nel 1897 o 1898 abbandona la Congregazione passando al clero secolare. Muore il 23 agosto 1904.[5]
Padre Paolo della Croce (Arturo) Delgoffe (1861-1944).
Il 13 febbraio 1881, entra a vent’anni nell’Istituto un altro membro non francese, Arturo Delgoffe, nato a Piétrebais, Belgio, il 1° gennaio 1861. Era stato in precedenza per breve tempo era stato nell’abbazia trappista di Chimay, da dove aveva dovuto ritirarsi a causa del suo temperamento, rivolgendosi quindi a padre Dehon.
Emise i primi voti religiosi il 24 marzo 1882, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1885, a Soissons, dopo aver compiuto un ciclo di studi poco profondi, cosa di cui si rammaricò per tutta la vita. Più avanti con gli anni cercava di colmare tale vuoto della sua formazione studiando ogni giorno un capitolo di Teologia.
Uomo di un temperamento ardente e appassionato, era talvolta poco equilibrato. Religioso con grande pietà, segnata però da scrupolosità. Portato a una austerità di vita, amava le penitenze corporali, in modo particolare il digiuno che praticò per tutta la sua vita.
Sua grande attività era stata la predicazione ma, com’era frequente in quei tempi, gli piaceva predicare su morte, inferno, peccato, eternità. Aveva per giunta una voce tonante che scuoteva gli ascoltatori. Apparteneva all’equipe dei missionari diocesani di Soissons.
Uomo passionale con poco buonsenso, era capace di prendere decisioni strane. Nei giorni 12 e 30 luglio 1896 si permise di inviare due lettere violente e squilibrate al Vescovo di Soissons contro Dehon[6]. La sua firma si trova anche nel manifesto di Blancal contro il Fondatore. Molti anni dopo, nel 1920, scrisse a p. Dehon chiedendogli perdono.[7]
Quando la Congregazione fu espulsa dalla Francia (1903), se ne andò al santuario di Quievy, dove passò la maggior parte della vita. Superiore di questa comunità dal 1910 a 1913 la lasciò per fare il rettore del Noviziato di Brugelette, durante la guerra (1914-1917).
Negli anni 1930-1937 fu consigliere della Provincia Belgo-Lussemburghese.
Morì a Joliment, Belgio il 18 maggio 1944.[8]
Padre Pietro della Natività (Emilio) Bertrand (1863-1946).
Nato il 18 novembre 1863, iniziò il postulantato il 3 giugno 1881 ed emise la prima professione religiosa l’8 giugno 1883.
Nell’archivio di Roma esiste una sua lettera alla Chère Mère, scritta il giorno seguente. Risulta che tutti i novizi che avevano professato l’8 giugno 1883, erano andati al santuario di Nostra Signora del S. Cuore a Sittard, in ringraziamento alla Madonna. Nella lettera Bertrand riferisce di avere pregato per l’approvazione della Congregazione che deve dare tanta consolazione e amore al Cuore di Gesù. Ha inoltre pregato anche per una rapida venuta dalle Ancelle del Sacro Cuore al noviziato di Sittard[9].
Fu ordinato sacerdote a Soissons il 22 settembre 1888. Sono pochi i dati sulla sua vita: partecipò al terzo Capitolo generale a Fourdrain (6-7 settembre 1893), durante il quale si schierò con il “gruppo Blancal” degli oppositori a padre Dehon. Dal 1894 al 1898 fu Superiore a Lille. Sempre tra gli oppositori con il “gruppo Blancal” anche nel quarto Capitolo generale a Saint-Quintin (31 agosto-1settembre 1896) nella Casa del Sacro Cuore. Non fu però fra i firmatari del Memorandum del gruppo d’opposizione del 6 giugno 1897[10].
In seguito (1900-1903) diventa superiore della comunità di Lille e quando (1903) la Congregazione fu espulsa dalla Francia, rimase a Lille con padre Weiskopf, abitando in una casa modesta, vicina al Pensionato S. Pietro dei Fratelli delle Scuole Cristiane, dove aveva fatto il cappellano, aiutato da Weiskopf. Quando nell’agosto 1904 i Fratelli traslocarono a Froyennes in Belgio, Bertrand li seguì.[11]
Dal 1910 a 1919 fu Superiore della casa di Bruxelles e contemporaneamente Superiore provinciale della Provincia Gallico-Belga. Segretario generale (1919-1926) nonché Consigliere generale (1926-1931), morì il 31 maggio 1946 a Saint Cirgues[12] nel dipartimento dell’Alta Loira della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi.
Padre Benedetto (Giuliano) Lequeux (1861-1908)
Nato a Sains Richaumont, ex-alunno del Collegio S. Giovani, ragazzo giovane, intelligente e capace. Anche lui è stato uno dei primi venti alunni che hanno fatto parte della Congregazione Mariana fondata nel 1878[13]. Inizia il suo postulantato il 14 settembre 1881. La professione religiosa avviene il 1° giugno 1883 a Sittard, e ha avuto come Maestro di novizi, almeno per alcuni mesi, p. Lamour. Ordinato sacerdote a Soissons il 19 dicembre 1885, una lettera di Harmel a p. Charcosset (20 agosto 1890), parlando di lui lo dice presente a Val-des-Bois, non sappiamo però da quando[14].
Nel 1892 divenne superiore della residenza per studenti a Roma, che si trovava in quel periodo accanto alla chiesa di Nostra Signora del Suffragio, in via Giulia, prossima al Tevere. Doveva anche curare la chiesa, che apparteneva all’Arciconfraternita del Rosario. Il Capitolo generale del 1893 decise di traslocare la residenza altrove proprio per i contrasti con le esigenze dell’arciconfraternita. Si può notare che p. Lequeux era troppo giovane per un simile incarico, ma era anche difficile trovare un altro superiore. Lo stesso Lequeux non partecipò al Capitolo, per non essere stato avvisato in tempo[15]. Il 3 marzo 1894 la residenza studentesca venne trasferita a Monte Tarpeo 54, nei pressi del Foro Romano.
Nel 1895 Lequeux fu nominato Superiore del nuovo scolasticato in Lussemburgo, incarico che conservò fino al 1902 quando fu nominato superiore della Scuola apostolica di Clairfontaine dove rimase fino a 1907, quando si ammalò gravemente. Uomo di valore, molto attivo, muore a casa del fratello sacerdote, a Fieulaine (Aisne) l’11 aprile 1908: aveva dedicato tutta la sua vita alla formazione[16].
[1] NHV XIII, 24 e 29; NHV XIV, 60.
[2] A. Ducamp, o.c. p. 296.
[3] L. Dehon, Un prêtre du S. Cœur, o.c. OSP 6. pp. 274, 279-290 ; NQT/1890, V.17.
[4] NHV XV, 81.
[5] NHV XV, nota 4; A. Ducamp, o.c. pp. 314-315.
[6] AD.B. 24/15-1, inven. 515.21 e 515.22.
[7] AD.B. 24/15.1. inven. 515.23.
[8] NHV, 60, nota 2; P. Nihoul scj a “Vibrer”, novembre 1944, anno 3,nº 14 pp. 7-10: M. Denis scj “Le project di P. Dehon, pp.179-180 nota 6; A. Vassena STD 20, pp. 190-194.
[9] A. Perroux .
[10] [Per i non introdotti riprendiamo da STD 59/2014, pag. 488, nota 1839 una annotazione di A. Perroux: «Loin d’être une joie, le retour à Sant-Quentn le replonge dans le dissension internes: ”Je trouvais là des intrigues, des divisions, du mauvais esprit…Inutile de dire toutt cela dans le detail…” (NQT 12,51) ». NdR]
[11] A. Ducamp, Le P. Dehon et son Œuvre, pp. 296-299.
[12] Oggi minuscolo comune di 166 abitanti.
[13] NHV XIII, 28-29.
[14] Egidio Driedonkx scj, Val-des-Bois, una obra social muy querida del P. Dehon. “Caminos Dehonianos” 27.
[15] M. Denis, Le project du P. Dehon pp.239-240 ; Atti del 3º Capitolo generale 3-D-4, inven. 803, p. 3.
[16] Egidio Driedonkx scj. Fundación e Historia de la primera Comunidad en Roma, STD 35, pp. 109-123.