Vivere insieme da fratelli

I lavori capitolari hanno affrontato il tema dell’economica. Giornata di gioia e gratitudine nel ricordo della prima professione di p. Dehon e di fondazione della Congregazione.

di  Willyans Prado Rapozo, SCJ

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Il tredicesimo giorno del XXV Capitolo Generale è iniziato con la Santa Messa in francese nella memoria di Sant’Ireneo, vescovo e martire. P. Stefan Tertünte, superiore provinciale della Germania, ha presieduuto l’Eucaristia. Ha detto che, nella liturgia del nostro cuore, commemoriamo anche l’anniversario della prima professione di p. Dehon e la nascita della nostra Congregazione. P. Dehon emise i suoi primi voti nella festa del Sacro Cuore nel 1878, davanti alla bellissima statua di Nostra Signora del Sacro Cuore, che ora si trova nella cappella principale della Casa Generalizia. Nella sala capitolare, P. Stefan ha riflettuto sulla Parola di Dio di oggi. Ha iniziato con una citazione di P. Dehon riguardo alla sua professione religiosa: “Era il mio più grande desiderio (…) Fu una semplice cerimonia all’Oratorio di San Giovanni. Mi sono donato senza riserve al Sacro Cuore di Gesù e nella mia mente i miei voti erano già perpetui. La mia emozione era molto profonda. Sentivo che stavo prendendo la croce sulle mie spalle donandomi a Nostro Signore come sacerdote riparatore e come fondatore di un nuovo istituto. (…) Questa data del 28 giugno 1878 sarà sicuramente ricordata nell’istituto come la data della sua fondazione” (NHV 13/76).

Padre Dehon ci insegna ad avere uno spirito di gratitudine e di riconoscimento della grazia di Dio. Non siamo noi i protagonisti della nostra vocazione, non siamo stati noi a chiamarci. Il Vangelo di oggi ci ispira la storia del lebbroso che chiese a Gesù: “Signore, se vuoi puoi rendermi pulito” e Gesù rispose: “Lo voglio; sii guarito!”. È un atteggiamento di fiducia. Anche nella nostra storia vocazionale abbiamo detto: “Signore, se vuoi puoi chiamarmi” e Gesù ha risposto: “Lo voglio. Seguimi!” In questo senso, la Congregazione fondata da Padre Dehon non è stata un frutto della sua volontà personale. Infatti, è nata dalla volontà di Dio; l’insondabile e vivificante volontà di Dio.

Dopo la meditazione, abbiamo proceduto con la condivisione dei risultati del lavoro di gruppo di ieri sul tema dell’economia. Abbiamo individuato diverse sfide, come la mancanza di interiorizzazione di una spiritualità dell’economia e il voto di povertà. Sembra che dobbiamo approfondire il nostro senso di appartenenza a una famiglia comune in cui siamo responsabili gli uni degli altri. Questa coscienza deve essere favorita durante il processo di formazione e promossa tra tutti i membri della Congregazione. Dobbiamo educarci continuamente alla povertà. P. Carlos ha ricordato il numero 95 delle nostre Costituzioni sulla formazione iniziale; il testo parla di un processo dinamico che ci aiuta a inoculare nelle nostre vene il valore della fraternità, contro la costante tentazione dell’egoismo e dell’egocentrismo.

Abbiamo concluso la giornata festeggiando P. Dehon e i dehoniani, in particolare quelli che hanno raggiunto il traguardo della vita religiosa e del sacerdozio. Un’altra piacevole serata. La gioia si legge sui volti dei partecipanti al capitolo. “Com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!”. (Sal 133,1).

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